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VENEZIA - Una professionista stimata per serietà e competenza. Un volto sorridente nelle aule del Tribunale, capace di portare positività anche negli ambienti più difficili. Era Martina Zancan, avvocatessa veneziana, morta ieri a soli 53 anni dopo una brevissima malattia. La notizia della sua scomparsa ha sconvolto il foro veneziano, dove era conosciuta e apprezzata. Ormai da qualche anno era anche impegnata come consigliere dell’Ordine degli avvocati, per cui si occupava di formazione e gratuito patrocinio.
Nata e cresciuta a Venezia, Martina Zancan si era laureata in giurisprudenza a Ferrara per poi intraprendere la professione di avvocato. Sposata con Alberto Alzetta, noto commercialista lidense, era una donna dinamica, sportiva, appassionata di sci. Molto legata alla famiglia e in particolare alle nipoti.
Alla professione si dedicava con passione e con tutta la sua umanità. «Erano le lentiggini più sorridenti che avevamo all’Ordine - si commuove il presidente, Giuseppe Sacco -.
«Per Venezia era un’icona - gli fa eco l’avvocatessa Federica Santinon, tesoriera dell’Ordine – era sempre pronta a sostituire i colleghi in udienza, quando ne avevano bisogno. Sorridente, solare e anche molto precisa e attenta. Stimata dai colleghi avvocati e anche dai magistrati». La notizia ha scosso e addolorato anche il direttivo della Camera civile veneziana. «Siamo rimasti tutti molto scossi e addolorati - riferisce il presidente Giorgio Battaglini -. Una validissima collega, sempre disponibile e sempre col sorriso, qualità sempre più rare di questi tempi. Ci mancherà davvero molto e non possiamo che stringerci alla famiglia in questo triste momento».
Il Gazzettino