Improvvisa emorragia, il piccolo Diego è volato in cielo: i genitori autorizzano l'espianto degli organi

Diego Carpanese morto a sei anni
MONTEGROTTO - In Paradiso c’è un piccolo angelo in più. Il filo della vita di Diego Carpanese, di sei anni appena, si è spezzato nella notte fra...

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MONTEGROTTO - In Paradiso c’è un piccolo angelo in più. Il filo della vita di Diego Carpanese, di sei anni appena, si è spezzato nella notte fra lunedì e martedì nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Padova. Il bimbo vi era stato ricoverato il giorno precedente a causa di un’emorragia cerebrale contro la quale è stato purtroppo vano il grande impegno dei medici. Sebbene schiantati dall’enorme dolore, papà Silvio e mamma Lara hanno autorizzato l’espianto degli organi del piccolo. Diego, grazie alla loro immensa generosità, continuerà a vivere in altri pazienti che necessitano di un trapianto urgente. La tragica notizia, arrivata come un colpo di maglio in via Puccini, dove vivono la coppia e il fratellino maggiore Fabio, si è rapidamente diffusa in tutta la città termale, provocando dolore e profondo cordoglio nell’intera comunità sampietrina.

I SINTOMI
Domenica scorsa, in casa Carpanese la mattinata era iniziata come sempre, tranquilla e serena. Nulla faceva presagire il dramma che sarebbe scoppiato di lì a poco. Il piccolo Diego aveva appena finito di consumare la prima colazione quando, d’improvviso, ha cominciato a lamentare dei fortissimi dolori al capo. I genitori hanno subito compreso che c’era qualcosa che non andava. Qualcosa di veramente grave. Senza perdere tempo, hanno allertato il 118. In pochi minuti un’ambulanza del Suem, giunta dalla Casa di cura di Abano Terme, si è fermata di fronte all’abitazione. All’équipe medica è immediatamente apparso chiaro che il quadro clinico del povero bimbo era estremamente critico. A quel punto, è scattata la disperata corsa contro il tempo. L’autolettiga è ripartita a sirene spiegate verso il policlinico padovano, dove i medici erano già stati allertati. Il loro prodigarsi è stato però inutile. Alla fine, la flebile speranza dei genitori si è dovuta arrendere all’esito fatale.

«ERA SANISSIMO»
«Diego era un bimbo sanissimo, non aveva mai avuto alcun problema», sono state le poche parole pronunciate con voce rotta dal pianto da papà Silvio che non ha voluto aggiungere altro. Era un bambino meraviglioso, tranquillo, sereno e solare – racconta affranta una vicina di casa - aveva un rapporto fortissimo con il fratellino più grande. Un’affinità che li faceva sembrare quasi gemelli. Avevano tutti e due una grande passione per il calcio. Il papà li portava sempre a giocare nel campetto vicino a casa». «Se conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo – recita il passo di Sant’Agostino che i genitori hanno voluto riportare sull’annuncio funebre – se tu potessi vedere e sentire ciò che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine, in quella luce che tutto investe e penetra, non piangeresti». 

L’ultimo saluto al piccolo Diego potrà essere dato domani, alle 10,30, nella chiesa del Sacro Cuore di Abano. Riposerà poi nel cimitero di Montegrotto. Oggi, a partire dalle 17,30, la recita del rosario. Chi lo desideri, può effettuare una donazione alla fondazione “Città della Speranza”.

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Il Gazzettino