Montegrotto Terme. Monastero di Santa Chiara, nuova casa della Croce Rossa

Monastero di Santa Chiara, nuova casa della Croce Rossa
MONTEGROTTO TERME (PADOVA) - Trovare in tempi quanto più rapidi possibili una nuova collocazione per la sezione euganea della Croce Rossa Italia, presidio di primaria...

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MONTEGROTTO TERME (PADOVA) - Trovare in tempi quanto più rapidi possibili una nuova collocazione per la sezione euganea della Croce Rossa Italia, presidio di primaria importanza per l'area collinare euganea. Questo uno degli dell'amministrazione comunale sampietrina che nei giorni scorsi ha ottenuto il risultato sperato. L'ente locale prenderà infatti in locazione per due anni il monastero di Santa Chiara, di proprietà dei Frati Minori di Sant'Antonio. Con un canone di 70 mila euro l'anno, avrà quindi la totale la disponibilità della struttura dove, come detto, trasferirà quanto prima uffici e mezzi della Croce Rossa Italiana Terme Euganee. Un trasloco che consentirà di eseguire i lavori di ristrutturazione per l'adeguamento statico dell'attuale sede di via Caposeda, grazie a finanziamenti provenienti dal Pnrr.

RIUTILIZZO DEI LOCALI
Un primo passo in vista dell'avvio di un programma di completo riutilizzo dei locali del monastero. L'immobile era stato destinato per lungo tempo a casa di riposo per le suore dell' Istituto Terziarie Francescane Elisabettine, ma è vuoto e inutilizzato dal 2021. La Croce Rossa occuperà una parte del piano terra. Per il resto della struttura, l'amministrazione ha diverse ipotesi di utilizzo: aule studio, spazi per attività lavorative in comune, corsi di musica, teatro, lingue e presentazioni di libri. Il monastero è dotato anche di una chiesetta che può essere usata come auditorio. Conta inoltre venticinque stanze che potranno inoltre essere utilizzate in caso di necessità per far fronte a emergenze abitative. Un piano di supporto a nuclei familiari in difficoltà cui la giunta termale sta pensando già da tempo.


GLI SPAZI


«L'intenzione della nostra amministrazione conferma infatti la vicesindaca e assessore con delega ai Servizi sociali Elisabetta Roetta è quella di destinare il piano superiore ad un servizio di accoglienza temporanea, che avrà lo scopo di favorire il raggiungimento dell'autonomia abitativa. Per il piano terra siamo intenzionati a creare spazi aperti a tutta la cittadinanza con iniziative di vario genere: ricreative, culturali e associative, con servizi per i bambini e per i giovani». «Siamo aperti anche a idee e suggerimenti da parte dei cittadini che in questo luogo potranno trovare anche semplicemente uno spazio per leggere un libro in tranquillità nel bellissimo chiostro del monastero» aggiunge il sindaco Riccardo Mortandello. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino