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MONTEBELLUNA - Da piazza Negrelli a Santa Maria in Colle: la notte brava dei vandali montebellunesi colpisce i fiocchi della Lilt e il cimitero vecchio. Ieri mattina, la città si è risvegliata un po' più triste e, di sicuro, molto meno civile. Due eventi, resi noti dalla pubblicazione sul web di eloquenti immagini e verificatisi nella notte fra sabato e domenica, hanno testimoniato che in città c'è chi non sa cosa siano la civiltà e la dedizione al bene pubblico.
SCRITTE OSCENE
A Santa Maria in Colle sono stati presi di mira ancora una volta, con scritte e disegni oltraggiosi, la chiesetta del cimitero vecchio, lo spazio esterno e alcune lapidi. Con delle bombolette di colore azzurro e rosso, sono stati realizzati del disegni che oscillano fra lo sfondo nazista, testimoniato da alcune svastiche, alla pura volgarità con aperti riferimenti sessuali: ad esempio una scritta, con relativa freccia, suggerisce invitanti appuntamenti all'interno della chiesetta. All'esterno un Romano è stato qui suggerisce forse una possibile firma. Ancora una volta, a scoprire le scritte è stata Marina Sernaglia, che ama profondamente il luogo, situato non lontano dalla sua abitazione.
L'ALTRO ASSALTO
Non è una scritta, ma un gesto comunque altrettanto riprovevole, da alcuni punti di vista ancor di più, quello che si è verificato invece in un altro punto della città: la centralissima piazza Negrelli. Qui, all'alba di ieri, un cittadino è stato il primo a immortalare la distruzione di un fiocco rosa della Lilt, che invita alla prevenzione contro il tumore al seno. E definire il gesto uno schiaffo a chi si impegna per promuovere la salute è un eufemismo. Perché è difficile capire il senso di un oltraggio verso il volontariato e verso la salute. Così, mentre in tanti hanno condannato il gesto in modi spesso coloriti, Raffaella Beraldo, insegnante ed ex consigliere comunale, ha provato a spiegare il perché dell'atto: «Non c'è un perché razionale -dice la Beraldo a proposito degli autori del gesto- perché non conoscono il significato e pensano sia una qualunque decorazione, perché sono annoiati, frustrati, abbandonati, confusi». Intanto, il sindaco Adalberto Bordin non ha perso tempo e non intende tergiversare: «Ho già parlato con le forze dell'ordine -dice- Entrambe le zone sono coperte da telecamere. Quindi verranno immediatamente visionate; poi sporgerò denuncia nei confronti di ha preso di mira un simbolo culturale e il simbolo di chi si impegna per la prevenzione». Non è la prima volta che si verifica in città un gesto del genere: anni fa fu preso di mira un fiocco rosa vicino al municipio (ma è accaduto anche a Pederobba). In quel caso le riprese delle telecamere mostrarono che, forse, il gesto era stato accidentale. In questo caso, però, data la posizione del fiocco è piuttosto difficile pensare che il fatto sia accaduto per caso.
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