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MONTEBELLUNA - In pieno giorno, poco dopo pranzo, visibilmente euforico, ha cominciato a passeggiare sui binari all'altezza del passaggio a livello di via Bergamo, in direzione Trevignano. Una situazione pericolosissima ed esplosiva, che si è conclusa oltre un'ora più tardi con il ricovero dell'uomo in psichiatria, sulla base di un trattamento sanitario obbligatorio. Non prima, però, che le ferrovie fossero state costrette a rivoluzionare orari dei treni e aperture dei passaggi a livello, con conseguenti disagi al traffico sia su gomma sia su rotaia. Il fatto si è verificato ieri nel primo pomeriggio, con la paralisi viaria più totale, con ritardi ai convogli da un lato, code chilometriche dall'altro.
RECIDIVO
La presenza dell'uomo, a quanto pare lo stesso che aveva compiuto una gesto analogo la settimana scorsa, è stata segnalata sul binario della linea che collega il montebellunese non solo alla Castellana ma anche a Padova.
MAXI RITARDI
Sarebbero così almeno 5 i convogli che hanno dovuto cambiare il proprio programma a causa della presenza inattesa: il regionale 3701 per Padova ha accumulato un ritardo superiore agli 80 minuti dopo la partenza da Montebelluna: a Fanzolo era atteso infatti alle 14,15 mentre è arrivato solamente alle 15,33. Un altro treno ha fatto registrare un ritardo di circa tre quarti d'ora, mentre un terzo è stato cancellato tra Montebelluna e Fanzolo. Disagi anche nel senso opposto di marcia, con due corse parzialmente soppresse: una tra Fanzolo e Montebelluna, l'altra fra Padova e Castelfranco. Insomma, tutti i percorsi del primo pomeriggio sono stati rivoluzionati. Ma la questione non è finita qui. La necessità di tenere le sbarre dei passaggi a livello abbassate, essendoci treni in linea, ha anche creato lunghe colonne di veicoli ai passaggi a livello nella zona di Montebelluna, con automobilisti e conducenti di mezzi industriali e di bus di linea a dir poco imbufaliti. E non sono mancati coloro che sono scesi in strada per cercare di capire la ragione delle code. Che si sono ripercosse quindi sui movimenti di tantissime persone, in treno, in auto e in autobus. Anche sui social il fatto ha tenuto banco, facendo più che mai sentire l'esigenza della realizzazione dei sottopassi ferroviari. «Qui davanti a casa mia (via Lazzaretto) -dice un internauta- sono le comiche con auto che si girano per andare da via Trevignano a via San Gaetano». Operazione inutile, dato che era tutto fermo, compresa «la strada che da Guarda sale verso Montebelluna. Quindi inutile girarsi».
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