MONTEBELLUNA - Era trascorsa da un pezzo la mezzanotte, fra giovedì e venerdì, quando un giovane, in preda ai fumi dell’alcol, ha preteso in prestito, per...
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LE FORZE DELL’ORDINE Ad intervenire per sedare la rissa i carabinieri del nucleo radiomobile di Montebelluna, coadiuvati dalle stazioni di Nervesa della Battaglia e di Crocetta del Montello. Ed è toccato a loro dividere i ragazzi e bloccarli perché non si fermavano, nonostante la presenza dei carabinieri. A pagare per le malefatte dei ragazzini, con ogni probabilità, i genitori. Cinque degli otto identificati (ma sono in corso ulteriori indagini e quindi il numero potrebbe crescere) e denunciati a piede libero, di età compresa fra i 15 e i 18 anni, non sono maggiorenni e le Forze dell’ordine stanno valutando di procedere nei confronti di mamma e papà per abbandono di minore. Poco importa che ai 18 anni non manchi molto: per la legge, quei ragazzi sono minori e vanno controllati. La cosa preoccupante, oltre alla strafottenza dimostrata nei confronti dei militari da parte dei ragazzi, è che i genitori, cui i minori sono stati riconsegnati e affidati dalle stesse Forze dell’ordine, non sapevano né dove fossero i propri figli né cosa stessero facendo. Anche se molti di loro non sono neppure residenti a Montebelluna ma arrivano da altri centri del comprensorio, Valdobbiadene in particolare. Per due, in arrivo da tale centro, è già stato emesso il foglio di Via, che per un periodo impedirà loro di venire a Montebelluna, ma per i minorenni questo non è fattibile.
IL GRUPPETTO Nel gruppo peraltro ci sono vari italiani, altri ragazzi invece appartengono a famiglie straniere ma sono comunque nati in Italia.
Il Gazzettino