Troppo stress per la paura, morto il volpacchiotto trovato in un giardino

Il sindaco Giorgia Bedin con il volpacchiotto
MONSELICE - Ha un finale decisamente triste la storia del volpacchiotto rinvenuto lo scorso 12 giugno nel cortile di una casa privata. Erano circa le 11 quando una famiglia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MONSELICE - Ha un finale decisamente triste la storia del volpacchiotto rinvenuto lo scorso 12 giugno nel cortile di una casa privata. Erano circa le 11 quando una famiglia residente in via Solana aveva notato un animale nascosto sotto una catasta di legna. Inizialmente i padroni di casa avevano pensato si potesse trattare di un gatto, ma una volta avvicinatisi si erano resi conto che ciò che avevano davanti era un meraviglioso cucciolo di volpe, solo e visibilmente impaurito.

 
Emozionati, avevano deciso di chiamare immediatamente la polizia locale di Monselice, affinché mettesse in atto tutte le procedure per recuperare e mettere in salvo l’animale. In pochi minuti erano giunti sul posto l’agente Orfeo Dargenio e l’ispettore ambientale Giuseppe Rangon, che a loro volta si erano valsi della collaborazione dei vigili del fuoco per estrarre in tutta sicurezza la bestiola. La piccola volpe, un maschietto, era stata rinchiusa in una gabbia e portata a palazzo Tortorini, nella sede del comando dei vigili, in attesa del veterinario che sarebbe dovuto arrivare nel primo pomeriggio per prestarle tutte le cure e rimetterla poi in libertà. 
ECCESSIVO STRESS
Il volpacchiotto, sempre in gabbia, era stato posizionato in una stanza semibuia, per evitargli ulteriore stress. Il cucciolo, infatti, tremava spaventato e, nonostante sembrasse essersi un po’ ripreso quando una visitatrice è riuscita a fargli bere dell’acqua, le sue condizioni sono drasticamente peggiorate nel pomeriggio. 
Prima che il veterinario raggiungesse il municipio, il piccolo ha chiuso gli occhi per l’ultima volta ed è morto. Pare che a causarne il decesso sia stato proprio il forte stress: la paura e l‘angoscia di quelle lunghe ore avrebbero indebolito il suo cuoricino. A dirlo con certezza saranno però gli esiti dell’autopsia, che dovrebbero essere trasmessi in municipio entro i prossimi giorni. 

È invece stato salvato il piccolo gheppio, ferito ad una zampa, che era stato recuperato soltanto poche ore dopo nello stesso quartiere dagli agenti. 
Camilla Bovo Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino