Matrimonio Monselice-Rovigo primo atto, 33 sindaci dicono il fatidico sì

Matrimonio Monselice-Rovigo primo atto, 33 sindaci dicono il fatidico sì
MONSELICE/ROVIGO - È sempre più vicina la fusione tra il Centro veneto servizi e Polesine Acque. L'assemblea dei soci del Cvs di Monselice, riunitasi in seduta...

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MONSELICE/ROVIGO - È sempre più vicina la fusione tra il Centro veneto servizi e Polesine Acque. L'assemblea dei soci del Cvs di Monselice, riunitasi in seduta straordinaria alla presenza di un notaio, ha infatti approvato definitivamente l'operazione, dopo l'assenso dato nella stragrande maggioranza dei consigli comunali della Bassa Padovana e del Piovese. Nel dettaglio, hanno votato a favore 33 sindaci, corrispondenti al 63,66% delle quote, e non è stato espresso alcun voto contrario.


«Il voto espresso oggi dai sindaci di Cvs è un messaggio chiaro: vogliamo aprire una nuova pagina per la gestione del servizio idrico nei nostri territori, fondata sulla garanzia dell'acqua pubblica e sullo spirito referendario - dichiara il presidente di Cvs, Piergiorgio Cortelazzo - Grazie alla fusione potremo creare nuovo valore per i nostri territori, oltre 23 milioni di euro che ci permetteranno di contenere la tariffa, a beneficio di tutti i nostri utenti. Potremo concretizzare tutti gli investimenti per nuove opere previsti per ciascuno dei due ambiti e consentire ai nostri territori di essere protagonisti nella gestione di un bene fondamentale come l'acqua, assicurando una gestione pubblica, che non punta a fare utili sulle bollette».

Discorso diverso invece per Polesine Acque, che ha deciso di rinviare la votazione al prossimo 26 giugno. «In Polesine è stata la giornata dell'apertura del dialogo sottolinea però il presidente Cortelazzo - che ha visto il capoluogo rodigino tornare parte attiva e propositiva per l'esito della fusione». Dopo il voto di Polesine Acque, la nuova società Acquevenete spa nascerà ufficialmente solo con l'assemblea straordinaria in seduta congiunta con i sindaci dei 110 Comuni di Cvs e Polesine Acque. E cioè probabilmente a settembre, decorsi i termini obbligatori di legge. L'obiettivo dichiarato della della nuova società sarà servire in modo efficiente ed efficace un bacino di oltre 500mila abitanti, sfruttando i vantaggi derivanti dal radicamento territoriale delle due società e dalla prossimità territoriale delle aree in cui operano.


A detta del Centro Veneto Servizi di Monselice, con Acquevenete aumenteranno anche le opportunità di reperimento delle risorse finanziarie, consentendo di effettuare investimenti difficili da realizzare per le singole società, con positive ricadute complessive sul territorio». La sede legale della nuova società sarà a Monselice: a Rovigo resteranno gli sportelli operativi e alcuni servizi tecnici. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino