MONSELICE - Suonare uno strumento a casa propria di sabato pomeriggio o nei giorni festivi non sarà più possibile a Monselice. Lo vieta, espressamente, il nuovo...
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NORME INSOLITE
La discussione in consiglio comunale, dove il regolamento è stato approvato dalla maggioranza, ha tuttavia messo in evidenza alcune norme decisamente rigide e insolite, che hanno presto dato il via alla polemica anche nelle piazze virtuali. «Il lavoro è stato certamente impegnativo – riconosce il consigliere di Siamo Monselice Silvia Muttoni - Tuttavia, il testo presentato era e resta perfettibile: il contraddittorio franco tra le diverse sensibilità presenti in consiglio poteva e doveva aiutare ad individuare soluzioni migliorative». Durante la discussione in consiglio, in effetti, la presentazione di alcune proposte di emendamento fatta dallo stesso consigliere Muttoni, così come dal sindaco Giorgia Bedin, pareva aver aperto la strada verso l’applicazione di alcune modifiche. Le proposte di emendamento, però, sono state quasi tutte respinte dal comandante Corradin, che ha espresso parere sfavorevole, spiegando che il testo da lui redatto sarebbe “completo ed esaustivo”.
IL PRIMO CITTADINO
Il sindaco Bedin ha quindi ritirato i propri emendamenti e guidato la maggioranza verso l’approvazione del testo originario. L’opposizione consiliare punta quindi il dito, oltre che contro alcune delle nuove regole previste, anche contro l’azzeramento della discussione democratica. «Al netto delle legittime divergenze di visioni, persino le modifiche più semplici, sono state impedite. – denuncia ancora il consigliere Muttoni - Così, tra le molte altre cose, non si è razionalizzata la disciplina della distribuzione di volantini e opuscoli cartacei, che intercetta diversi diritti costituzionalmente sanciti. E non si è eliminato il divieto a suonare strumenti musicali nelle proprie abitazioni private il sabato pomeriggio e nei festivi. Da oggi Monselice è un paese meno libero e più triste». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino