Si schianta con il monopattino, giovane grave in ospedale

Ancora incidenti sui monopattini, mancano regole certe
E due. Non c’è ancora scappato il morto, come purtroppo...

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E due. Non c’è ancora scappato il morto, come purtroppo è già avvenuto in altre città, ma a Mestre siamo comunque alla seconda prognosi riservata - dopo la prima del novembre dell’anno scorso - per un incidente sui monopattini elettrici. E se questi sono i casi più gravi, l’allarme arriva anche dalla società che gestisce il servizio in sharing (cioé a noleggio) per conto del Comune: «Abbiamo una ventina di guasti dei mezzi alla settimana, perlopiù dovuti al fatto che gli utenti viaggiano in due». Lo schianto è avvenuto nei giorni scorsi in via Circonvallazione e, considerando il traffico, è andata perfino bene, anche se il giovane a bordo del monopattino è rovinato sull’asfalto rovinandosi la faccia. Il ragazzo stava infatti correndo in via Verdi, dalla parte di Villa Querini, e voleva attraversare via Circonvallazione per imboccare l’altro tratto di via Verdi che porta al centro di Mestre. In mezzo alla carreggiata si trova però lo spartitraffico giallo installato proprio per evitare questo tipo di manovre: il giovane ha tentato di aggirarlo, ma lo ha comunque sfiorato con la ruota anteriore. Risultato: il monopattino si è impiantato catapultando il ragazzo sull’asfalto. Un tremendo colpo di faccia, con l’arrivo dei mezzi di soccorso e la prognosi rimasta riservata per qualche giorno. «Sono mezzi che corrono fino a 25 chilometri orari - spiegano dalla polizia municipale -. Può sembrare poco, ma in pratica significa percorrere quasi 7 metri al secondo. Le ruote sono piccole, basta una piccola buca o un ostacolo e si finisce a terra». «Finora è andata bene, ma stiamo monitorando la situazione e raccogliendo i dati da tutte le forze dell’ordine che operano in strada» commentano dal Settore Mobilità del Comune. Da “Bit Mobility”, la società che gestisce dall’inizio di agosto il noleggio dei monopattini elettrici in terraferma e al Lido, hanno finora contato un solo investimento (al Lido) di un conducente dei loro monopattini. «Ma registriamo una ventina di guasti alla settimana in particolare alle parti posteriori dei mezzi. E questo è dovuto al fatto che alcuni corrono montando in due» dice Michael Zenere, city manager per Venezia di Bit Mobility. «La prima regola dei monopattini elettrici è che si sale da soli - sottolinea Matteo Stevanato del Settore Mobilità del Comune -. Durante l’estate la polizia locale ci ha segnalato diversi comportamenti scorretti soprattutto al Lido. Chiediamo a questo punto di dare le multe». Come non dev’essere andata bene ad un mestrino che è stato fermato in monopattino in via Martiri della Libertà: una strada regionale su cui è vietatissimo correre, come su tutti i raccordi vicini alla tangenziale. «Purtroppo c’è una grande confusione in giro - dicono degli agenti -. Molti in monopattino credono di poter andare dove e come vogliono». Ma non è così.
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Il Gazzettino