Monfalcone. Follia al pronto soccorso dell'ospedale San Polo: un uomo furioso sfonda una porta. I sindacati: «Serve una guardia»

Follia al pronto soccorso dell'ospedale San Polo: un uomo furioso sfonda una porta (foto d'archivio)
MONFALCONE (GORIZIA) - Un «ennesimo episodio di violenza verso gli operatori e verso la struttura» è stato registrato ieri mattina, domenica 26...

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MONFALCONE (GORIZIA) - Un «ennesimo episodio di violenza verso gli operatori e verso la struttura» è stato registrato ieri mattina, domenica 26 novembre, al pronto soccorso dell'ospedale San Polo di Monfalcone. Lo denunciano in una nota il segretario generale Uil Fpl Fvg, Stefano Bressan, e il segretario Nursind Fvg, Luca Petruz. «La furia di un utente è stata inarrestabile - spiegano i sindacalisti - talmente era la situazione di gravità e aggressività da portare l'uomo a rompere una porta. Non c'è stato il tempo per l'arrivo delle forze dell'ordine. La situazione è comunque molto preoccupante».

Secondo i dati diffusi dalle due sigle sindacali, gli utenti del pronto soccorso di Monfalcone ammontano a circa 40mila l'anno: «Gli infermieri attualmente presenti sono 32 e rispondono alle necessità del pronto soccorso, dell'ambulanza, dei posti letto di medicina d'urgenza e degli utenti in osservazione breve intensiva. Troppo pochi per garantire sicurezza e rispondere in questi gravi casi di aggressività e violenza. Si chiede la presenza attiva di una guardia - concludono i sindacati - e la copertura assicurativa agli operatori contro questi fatti, a oggi non garantita dall'azienda sanitaria».

Sull'episodio è intervenuto anche, in una nota, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti. «Sotto organico da tempo, e già in passato in balia di intemperanze di qualche cittadino, gli operatori del pronto soccorso di Monfalcone non possono essere abbandonati a loro stessi in queste condizioni. Quanto accaduto ancora una volta è inaccettabile per chi lavora e per i pazienti, e deve far riflettere sulle difficoltà del sistema. A loro va tutta nostra solidarietà, che però da sola non basta. Non si può far finta di nulla - ha proseguito Moretti - la situazione di crisi va gestita diversamente, a partire dal personale. Nel caso specifico - continua il capogruppo - il pronto soccorso di Monfalcone deve poter aumentare il proprio personale superando il blocco assunzionale vigente. Credo sia ormai non più rinviabile la previsione di un posto fisso della polizia di Stato, a tutela dei lavoratori e della struttura sanitaria di San Polo», conclude.

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Il Gazzettino