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TRIESTE - Ha invitato famiglie e studenti ad aderire alla campagna vaccinale anti-Covid, ma è stato minacciato. Martedì mattina a scuola gli è stata recapitata una busta. All'interno, la stampa di una foto, probabilmente scattata con uno smartphone, della comunicazione inviata alla comunità scolastica con sopra appoggiato un proiettile in corrispondenza della sua firma. È successo a Monfalcone (Gorizia), al liceo Michelangelo Buonarroti.
A essere preso di mira il dirigente scolastico, Vincenzo Caico. Un episodio «grave in sé», lo definisce il preside, ma «reso ancora più inquietante dal fatto che certe forme di estremismo violento a opera di singole persone o di gruppi organizzati contrari ai vaccini sembrano non voler risparmiare attacchi anche alle istituzioni scolastiche».
«Non esiteremo a costituirci parte civile nell'eventuale processo penale che potrà scaturirne», sostiene il presidente nazionale Anp Antonello Giannelli. «Siamo di fronte a un grave e assurdo episodio di intimidazione che testimonia il livello di inciviltà che possono assumere le posizioni antivaccino», osserva Nicola Puttilli, presidente del Consiglio Nazionale Andis. È «un episodio intollerabile», tuona la Flc Cgil; «gravissimo», rincara la dose la Uil Scuola Fvg. Bipartisan la solidarietà politica. «Ieri ho ricevuto un messaggio dall'ex ministro Lucia Azzolina e oggi mi ha chiamato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga», riferisce Caico. «Colpire un dirigente scolastico è un gesto infame del quale spero si scopra presto l'autore», aggiunge la presidente del gruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani. «Rispetto - conclude il dirigente - la volontà di chi non vuole vaccinarsi perché ha dei dubbi o teme possibili effetti collaterali dei farmaci, ma la diffusione di fake news o azioni intimidatorie di questo tipo non sono accettabili nel contesto di una società civile».
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