Mondiali su pista, Lamon e Milan vincono il bronzo a Berlino

Mondiali su pista, Lamon e Milan vincono il bronzo a Berlino
Azzurri a medaglia nella seconda giornata dei campionati mondiali su pista in programma al Velodrom di Berlino, saliti sull'ultimo gradino del podio nella gara regina e...

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Azzurri a medaglia nella seconda giornata dei campionati mondiali su pista in programma al Velodrom di Berlino, saliti sull'ultimo gradino del podio nella gara regina e più attesa, quella dell'inseguimento a squadre battendo l'Australia. A centrare il bronzo è stato il quartetto composto dal veneziano Francesco Lamon, dal lombardo Simone Consonni, dal piemontese Filippo Ganna e dal giovanissimo friulano Jonathan Milan con l'ottimo tempo di 3'47511.


Riscontro cronometrico che è risultato il secondo migliore in assoluto della finale. Da rilevare che i ragazzi del Ct Marco Villa mercoledì nelle semifinali avevano stabilito nuovo record italiano con 3'46513 che è risultata la seconda prestazione mondiale di sempre. Artefice dell'impresa degli italiani, che avrebbero meritato la partecipazione alla finale per il 1. e il 2. posto contro l'irresistibile Danimarca, il 26enne velocista di Zianigo, Lamon (con il pettorale numero 243), che a fine gara ha tenuto a precisare l'importanza della medaglia conquistata ai fini della partecipazione ai Giochi Olimpici di Tokyo. L'azzurro è stato il primo nella fase di partenza dando vita ad uno spettacolare testa a testa con gli avversari australiani. «Siamo partiti un po' penalizzati dall'assenza di Bertazzo - ha precisato Francesco - . Ma il tempo registrato mercoledì ci ha dato una grande fiducia. Siamo a pochi centesimi dal record del mondo e nella corsa al primato ci siamo anche noi. La Danimarca, che ha vinto il titolo iridato e che ha registrato un altro record del mondo abbassandolo per la terza volta in questo mondiale di quasi 2 con 3'44672, è veramente impressionante». «Sono stati due giorni intensissimi - ha concluso l'atleta formatosi alla scuola dell'Uc Mirano - e nella prima giornata potevamo fare un pochino meglio ma essendo il primo sforzo lo abbiamo patito. Il tempo fatto registrare nelle ultime due gare ci ha dato la consapevolezza in più per poterci giocare una medaglia a Tokyo. Sono molto soddisfatto soprattutto per il tempo che è un punto di partenza importante. I ringraziamenti li rivolgo alla Arvedi, alle Fiamme Azzurre che mi supportano e allo staff della nazionale, ai compagni e al Ct Marco Villa».


Le semifinali, che avevano visto opposti mercoledì sera i quartetti dell'Italia e della Danimarca, avevano fatto registrare la sfida più veloce di sempre nella specialità. I danesi, in qualificazione erano riusciti a battere il record del mondo e l'Italia, con Lamon, Scartezzini, Consonni e Ganna avevano segnato un ottimo 3'49994 che è risultato quindi il 4. tempo assoluto. Il Ct Villa aveva cambiato la formazione inserendo Milan al posto di Scartezzini. La sfida contro la Danimarca è stata avvincente e spettacolare e ha visto partire fortissimi gli avversari. Dopo il primo km gli azzurri erano attardati di 4 decimi. Al secondo km il ritardo è diventato di 13/10. Al terzo km il ritardo è sceso a 11/10. Ritardo che è sceso a 7/10 a 500 metri dall'arrivo. Ultimo giro è stato contrassegnato da mezzo secondo di ritardo con in testa Ganna e Lamon e Consonni incollati a ruota. Ha vinto la Danimarca stabilendo il nuovo record del mondo e l'Italia ha realizzato uno strepitoso primato italiano battendo il precedente di ben 3 (2. prestazione mondiale di sempre). Un'abbondanza di atleti quindi per il Ct che nessuno fino a qualche anno fa si sarebbe mai potuta aspettare ma che fa ben sperare per Tokyo.
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Il Gazzettino