Picchiata e rapinata da clandestino, immigrata chiede i danni all'Italia

Il tunisino arrestato
PADOVA - È stata malmenata e rapinata da un clandestino, nullatenente. Ora chiede i danni allo Stato Italiano. M. P., quarantenne moldava, addetta alle pulizie in alcuni studi...

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PADOVA - È stata malmenata e rapinata da un clandestino, nullatenente. Ora chiede i danni allo Stato Italiano. M. P., quarantenne moldava, addetta alle pulizie in alcuni studi legali cittadini, è una delle 7 vittime di Taoufik Souilah, il tunisino 28enne autore di numerosi stupri e rapine nell’inverno scorso. É l’unica delle vittime ad aver trovato il coraggio di costituirsi parte civile e a presentare il conto alla Presidenza del Consiglio.




Il 22 febbraio fu assalita e derubata della sua Opel Corsa. Il malvivente poi aveva violentato e rapinato quattro prostitute. Il legale della vittima, Evita Della Riccia, ha chiesto al gip di citare in giudizio il nostro governo. Fra le vittime del clandestino M.P. è l’unica ad aver trovato il coraggio di costituirsi parte civile e a presentare il conto all’Italia.



Il legale della quarantenne moldava, l’avvocato Evita Della Riccia, ha chiesto infatti al giudice dell’udienza preliminare Domenica Gambardella di citare in giudizio - quale responsabile civile - la Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’istanza è stata inizialmente respinta: secondo il giudice la direttiva si applica solamente in caso di reati transfrontalieri, cioè commessi a cavallo tra più stati. Un’interpretazione della norma contestata dal patrono di parte civile che l’ha definita «una discriminazione al contrario».



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Il Gazzettino