Fikri, il marocchino di Montebelluna arrestato e poi liberato con le scuse

Yara Gambirasio e Mohamed Fikri
MONTEBELLUNA - C'erano voluti quasi tre anni prima che Mohamed Fikri, piastrellista marocchino, riuscisse a uscire dalla terribile posizione di indagato nell'inchiesta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MONTEBELLUNA - C'erano voluti quasi tre anni prima che Mohamed Fikri, piastrellista marocchino, riuscisse a uscire dalla terribile posizione di indagato nell'inchiesta per la morte di Yara. Ora, come spiega il legale del nordafricano, la notizia del fermo del presunto assassino, «è un'ulteriore riabilitazione, perché ancora qualcuno nutriva dubbi nei suoi confronti».




I guai giudiziari per Fikri iniziarono il 4 dicembre 2010, quando i carabinieri lo raggiunsero sul traghetto salpato da Genova per Tangeri. La sua appariva, in quel momento, come una fuga, confermata da una telefonata intercettata, dove Fikri avrebbe dichiarato: «Che Allah mi perdoni, non l'ho uccisa io». Frase che era sembrata una svolta nell'inchiesta. Ascoltate da altri interpreti, quelle parole vennero tradotte in modo del tutto diverso: «Mio Dio, facilitami nella partenza». E ciò spinse il pm di Bergamo Letizia Ruggeri a chiedere l'archiviazione per Fikri, che dopo due giorni di carcere venne fatto uscire con tanto di scuse.



L'accusa di omicidio e di occultamento di cadavere, però cadde solo il 22 febbraio 2013 su decisione del gip, che dispose, tuttavia, di iscriverlo nel registro degli indagati con l'accusa di favoreggiamento personale. Fikri restò indagato per altri sei mesi, fino al 12 agosto 2013 quando venne cancellata anche l'ultima imputazione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino