Minacciata e picchiata a sangue davanti ai figli: condannato ex marito 40enne

Donna picchiata, condannato l'ex marito
PADOVA - L'incubo è finito per una donna e mamma padovana di 41 anni. Ieri, 15 dicembre, davanti al giudice del Tribunale monocratico, il suo ex marito di 40 anni...

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PADOVA - L'incubo è finito per una donna e mamma padovana di 41 anni. Ieri, 15 dicembre, davanti al giudice del Tribunale monocratico, il suo ex marito di 40 anni è stato condannato a 18 mesi con sospensione condizionale subordinata al pagamento di 1.500 euro di danno, per il reato di lesioni personali aggravate dalla presenza dei figli minori. La vittima, difesa dall'avvocato Ernesto De Toni, in due occasioni è stata picchiata dal compagno. La prima volta è accaduto il 13 dicembre del 2017, quando il quarantenne l'ha riempita di botte tanto da costringerla a ricevere le cure dei medici del pronto soccorso. La mamma è stata dimessa con una prognosi di 22 giorni. Il secondo episodio si è registrato un anno più tardi, il primo dicembre del 2018. Questa volta il marito l'ha prima minacciata urlandole frasi come: «...Ti do un calcio, ti spacco la testa, se finisco in carcere prima ti accoltello, poi vai a guadagnarti i soldi sulla strada...». E quel giorno l'ha colpita con forza con un calcio e la donna è stata costretta per la seconda volta a ricevere le cure dei medici del pronto soccorso. Se l'è cavata con una prognosi di sette giorni. La mamma ha però avuto il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri e grazie ad alcune testimonianza di parenti ed amici, il compagno violento è stato incastrato. In un primo momento il marito era stato allontanato da casa, ma poi la misura era stata ridotta al divieto di avvicinamento solo alla moglie per consentirgli di vedere i figli con assistenza di un terzo individuato nella madre dell'uomo e infine revocata con derubricazione del reato da maltrattamenti in famiglia a lesioni personali aggravate della presenza dei figli minori. Attualmente i due sono separati e hanno in corso il divorzio: lui vive a Milano per lavoro. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a un anno e due mesi, ma il giudice Alessandro Gusmitta ha aumentato la condanna di quattro mesi.


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Il Gazzettino