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MOGLIANO VENETO - Una perdita di valore complessivamente pari a 2,2 milioni di euro. È questo il calcolo fatto nello studio del Comune sul deprezzamento delle case a fronte della prossima costruzione del maxi-impianto fotovoltaico della Sicet di Bolzano, composto da 13.500 pannelli che andranno a coprire per almeno trent'anni quasi 90mila metri quadrati di campi tra la Circonvallazione Nord, via Cavalleggeri e via Bianchi. L'indagine sviluppata da Giovanni Campeol e Sandra Carollo evidenzia che nel raggio di 500 metri dall'area del progetto ci sono quasi 500 edifici. E 37 di questi sono destinati ad affacciarsi proprio sull'impianto fotovoltaico sviluppato dalla Ren Project di Padova. I numeri presentati dai consulenti tecnici del municipio nell'ultima conferenza dei servizi non sono bastati per fermare il progetto: l'intervento è stato definitivamente approvato. Ma il sindaco Davide Bortolato ha deciso di ricorrere al Tar. E ora lo studio finirà sulle scrivanie dei giudici amministrativi.
I NUMERI
«Da una recente indagine di mercato svolta nel comune di Mogliano si può stimare, in modo molto prudenziale, che ogni immobile presenti un valore economico medio di circa 400mila euro è stato messo nero su bianco nel report per cui il totale del patrimonio immobiliare relativo ai 37 immobili è pari a 14,8 milioni.
GLI AMBIENTALISTI
Sulla questione interviene anche il comitato Salviamo il paesaggio di Mogliano: «Siamo a favore delle rinnovabili, ma esserlo non può voler dire che esse siano posizionate ovunque e comunque». Il gruppo fa in particolare riferimento a una relazione dell'Ispra che sottolinea come la stima di 35mila ettari di nuovo fotovoltaico a terra a livello nazionale potrebbe essere realizzato sul 7,14% del territorio italiano con il suolo è già occupato: tetti, piazzali, zone industriali e commerciali, cave e discariche e così via. Mentre resta vivo il braccio di ferro sull'impianto targato Sicet, intanto, a metà dicembre è stato invece bocciato il progetto proposto dalla società Vega del gruppo Canadian Solar Construction, sviluppato dalla stessa Ren Project, che prevedeva la costruzione di un impianto agri-fotovoltaico su 24 ettari tra via Bonfadini a Mogliano e il cimitero di Marcon. «Le integrazioni presentate risultano prive dei contenuti minimi per l'istanza di autorizzazione unica è in sintesi quanto evidenziato dalla direzione Valutazioni ambientali si ritiene non sia possibile dare avvio al procedimento. E si procede all'archiviazione dell'istanza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino