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MOGLIANO - «Tre anni fa ho avuto una grave malattia, curata con la chemioterapia e la radio terapia. Non potendo più svolgere lavori manuali e pesanti, e non essendo ancora in età pensionabile, ho deciso di attivarmi per trovare una soluzione lavorativa più adatta al mio stato di salute: non ho esitato a ristabilirmi a Mogliano, dove sono nato 58 anni fa». Stefano Marzaro era partito 22 anni fa, l'11 maggio 1999 per trasferirsi in Inghilterra, a Londra, dove poteva vantare un'esperienza nel lavoro di carpentiere e fabbro oltre alla voglia di crescere anche in altri lavori legati all'edilizia. L'esperienza inglese è durata 6 anni come capo cantiere.
LA CARRIERA LAVORATIVA
«Ho realizzato opere importanti come i rivestimenti interni della London Dancing Accademy vicina alla stazione Deptford e la costruzione gli ascensori in bronzo di Trafalgar Square.
LA PANDEMIA
«Era il primo gennaio 2020 e la pandemia non era nei nostri pensieri» racconta Stefano che non ha alcun rimorso né tantomeno nessuna rimostranza da fare sul fatto di non aver ricevuto alcun aiuto economico in seguito alla forzata chiusura della sua attività. Ora invece è pronto per ripartire. I sui clienti sono i lavoratori pendolari e gli studenti che hanno ricominciato a transitare e che usufruiscono del suo deposito per biciclette quando si recano alla stazione e proseguono il viaggio con il treno. Il suo Bici Parck si trova infatti a pochi passi dalla stazione, in via Matteotti; il servizio di custodia costa 1,50 euro ma si può fare un abbonamento mensile e allora il costo giornaliero scende a 1 euro. «Certo, quando ho aperto pensavo a una clientela di turisti che arrivano in auto, dormono in qualche struttura moglianese e poi per andare in giro, a Venezia o Treviso, usano la bici e il treno». Ma di turisti in questi mesi certo non se ne vedono. «Confido in una ripresa dei movimenti, non solo per i turisti ma anche per i cittadini che abbiano voglia di muoversi e scelgano la bicicletta più il treno per spostarsi in economia ed ecologia. E in una concessione più grande per poter incrementare l'attività di parcheggio bici sicuro conclude Stefano - e in una ripresa della vita normale alla quale noi tutti aspiriamo».
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Il Gazzettino