Mogliano Veneto. Petardi fatti esplodere nei cestini e pallonate alle telecamere, i baby vandali si scusano: «Per noi era un gioco»

Una delle lampade danneggiate dalle due gang
MOGLIANO VENETO - Si sono pentiti e hanno chiesto scusa alcuni dei 13 baby vandali denunciati nei giorni scorsi a Mogliano. I genitori, convocati in comando, dovranno...

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MOGLIANO VENETO - Si sono pentiti e hanno chiesto scusa alcuni dei 13 baby vandali denunciati nei giorni scorsi a Mogliano. I genitori, convocati in comando, dovranno risarcire i danni e il Comune valuta ore di volontariato per “raddrizzare” i giovani teppisti. «Abbiamo sbagliato, ci dispiace. Non volevamo fare del male a nessuno ma solo passare il tempo», ha spiegato la gang dei più piccoli, ragazzini di 14 anni, tutti del posto. Sono stati identificati e sanzionati per aver fatto esplodere dei petardi dentro ai cestini pubblici, nella zona compresa tra il Brolo, l’ex distretto sanitario e piazza del Teatro. L’altro gruppo di teppisti, composto da 16-17enni provenienti anche da altri comuni, ha preso invece a pallonate e a sassate le telecamere attorno al Brolo. Usavano i muri del Centro d’arte e cultura come porta da calcio, incuranti dei possibili danni. Non solo: se qualcuno si azzardava a rimproverarli, rispondevano con sguardi e parole di sfida. Al punto che i residenti avevano paura ad attraversare quella zona, ormai diventata appannaggio dei “bulli” e usata a mo’ di luna park, in cui erano convinti che tutto fosse concesso. Ma si sbagliavano di grosso.

 

Chi deturpa il patrimonio pubblico deve pagare. Non faremo sconti a nessuno. La tolleranza di fronte alle azioni vandaliche e ai comportamenti sopra le righe è zero

 

Lo assicura l’assessore alla Sicurezza Marco Donadel: «I danni sono ancora in corso di quantificazione: stiamo verificando se le telecamere sono state compromesse». L’altro aspetto da valutare, oltre al risarcimento economico, è il percorso di rieducazione dei responsabili. «Stiamo pensando a un percorso di volontariato con alcune associazioni cittadine, come abbiamo già fatto in passato - spiega Donadel -. A volte sono stati i responsabili stessi a offrirsi come volontari. Speriamo che anche stavolta qualcuno si faccia avanti da solo: vorrebbe dire che ha compreso la gravità di certi comportamenti contrari al vivere civile».

 

La reazione delle famiglie dei vandali

Tra le famiglie ci sono state reazioni diverse: alcune si sono preoccupate molto per la condotta dei propri figli. Per altre invece non è stata una sorpresa e questo vale soprattutto per i nuclei che stanno attraversando momenti di difficoltà. Alcune famiglie sono già seguite dai Servizi sociali e sanitari per altre criticità. Ora su certi ragazzi scatteranno ulteriori approfondimenti per capire se stiano scivolando anche in qualche giro di dipendenza. Si punta insomma alla prevenzione così da scongiurare che i vandalismi di oggi siano l’anticipazione di reati ben più gravi in futuro. Dopo il recente giro di vite, sfociato appunto nella denuncia delle due gang, l’attenzione rimane altissima, i controlli continueranno assidui sui luoghi di ritrovo, soprattutto nel week end. La polizia locale ha attivato a tal proposito dei servizi specifici, che proseguiranno anche nelle prossime settimane. Un ruolo importante è svolto anche dai residenti: vere e proprie sentinelle del territorio. Sono stati loro a segnalare le scorribande dei ragazzi agli agenti della locale. L’argine contro le bravate e il degrado giovanile va costruito insieme. Nessuno escluso. 

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Il Gazzettino