VENEZIA - Una telefonata disperata: «Pronto... fate qualcosa. I nostri mariti stanno dilapidando con "quelle là" i soldi loro e delle nostre famiglie». "Quelle là" sono le...
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Le mogli ora hanno deciso di dire "basta", di uscire allo scoperto pur mantenendo un profilo anonimo, per salvare comunque la dignità delle famiglie. L'ultimo valore che resta loro da salvare, evidentemente. Visto che conti correnti e libretti di pensione si assottigliano sempre di più.
Il problema è drammatico. Così, tra Mestre e Mirano, è nato un "club delle mogli" tradite per una lucciola. «Siamo un gruppo - spiega la signora al telefono - e ormai non sappiamo più cosa fare. I nostri mariti prelevano soldi di continuo, li sottraggono alla loro famiglia, per andare con le prostitute italiane o straniere. Ci piacerebbe, da donne, fare un appello a quelle signore: "Sappiate che, col vostro lavoro, contribuite a rovinare famiglie". Anche loro saranno o saranno state figlie, mogli, madri...».
Ma il problema più grande riguarda i mariti. «Abbiamo cercato in tutti i modi di dissuaderli, di convincerli, di chiedere spiegazioni - continua la donna - Ma loro negano, hanno sempre negato. È come se si fossero bevuti il cervello, non si rendono conto di quello che stanno facendo».
I famigliari sanno tutto, ma nemmeno loro sanno più come comportarsi. E l'appello della signora, che parla a nome del club delle mogli, è al limite della disperazione. Qualcuno ci aiuti, ci dica dalle pagine di questo giornale a chi dobbiamo rivolgerci, perché non abbiamo armi».
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Il Gazzettino