Modella sfigurata: voleva pulire il viso dall'acne, chirurgo condannato

foto di repertorio
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ABANO TERME - Era il 31 gennaio del 2012 quando la ex modella modenese C.G. di 45 anni si è sottoposta, alla clinica gruppo Orchidea di Abano, a un intervento laser per ridurre l'acne. Ma il suo viso è stato deturpato per sempre e ieri, davanti al giudice monocratico Laura Alcaro, il chirurgo Massimo Rambotti, 62enne di Foligno, è stato condannato a un anno per lesioni colpose con la sospensione della pena. Inoltre dovrà versare una provvisionale di 10 mila euro al padre della vittima difeso dall'avvocato Pietro Someda. Mentre la donna ha avviato un contenzioso civile per essere risarcita.


I FATTI L'ex modella conosceva il dottor Massimo Rambotti e aveva già apprezzato in passato le doti del medico chirurgo. Lui le aveva promesso che l'avrebbe rimessa a nuovo e nel gennaio del 2012 si era sottoposta, sotto sedazione, all'intervento di chirurgia estetica chiamato resurfacing. Le era stata asportata una leggera porzione di pelle da una coscia e poi attraverso un trattamento al laser le era stato effettuato l'innesto sul viso in maniera da eliminare le imperfezioni della cute create dall'acne. Rambotti aveva avvisato l'ex modella, che per una decina di giorni non sarebbe stata presentabile. Per accertarsi che l'intervento fosse riuscito e che il volto della donna fosse in via di guarigione, aveva organizzato un paio di visite di controllo in stazioni autostradali. Con il passare dei giorni però le condizioni del viso della ex modella erano peggiorate.


LE CICATRICI Il 22 luglio dell'anno scorso la 45enne modenese ha testimoniato in aula: «Mi ha rovinato la vita, le macchie e le cicatrici non andranno più via dal mio volto». Tanto che il sostituto procuratore Benedetto Roberti, titolare delle indagini, aveva iscritto nel registro degli indagati il chirurgo per lesioni cutanee gravissime al viso con danneggiamento epidermico e dermico di profondità ed estensione tale da non premettere una corretta rigenerazione del tessuto». In sostanza l'ex modella è stata bruciata dal laser e ora ha il volto devastato da macchie in chiaroscuro e da cicatrici. Inoltre Rambotti ha omesso doverose regole di condotta visitando la donna nelle stazioni autostradali e provocandole una voluminosa cicatrice sulla coscia da cui è stato prelevato il lembo di pelle.


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Il Gazzettino