Sindacati, il 18 settembre lavoratori in agitazione per il rinnovo dei vecchi contratti scaduti

Manifestazione sindacale
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ROVIGO – In 40mila attendono un nuovo contratto. Sono lavoratrici e lavoratori polesani nei settori privato e pubblico. Alcuni contratti nazionali di lavoro sono scaduti in questi mesi,altri da otre un anno con il picco dei 14 anni di assenza di rinnovo per la Sanità privata. Un problema che interessa quasi tutte le categorie dal metalmeccanico all'agro-alimentare, tessile, calzaturiero, gomma-plastica, occhialeria, legno, vigilanza privata, multiservizi. Lo hanno detto i tre leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil Pieralberto Colombo, Samuel Scavazzin e Riccardo Dal Lago. La maggior parte di questi ritardi risale a ben prima della pandemia e non è pertanto accettabile la scusa adottata da buona parte del mondo imprenditoriale che lega i mancati rinnovi alle difficoltà create dal Covid-19. “Se queste decine di migliaia di lavoratori, spesso già gravati dalle conseguenze dall’emergenza sanitaria in corso, continueranno a patire i gravi ritardi sui rinnovi contrattuali causati dell’atteggiamento di totale chiusura da parte delle controparti datoriali – hanno sottolineato i sindacati – si corre il rischio di ulteriori ricadute economiche negative, nel nostro territorio come in tutto il Paese. Così inoltre non si aiuta di certo la domanda interna, già debole prima della pandemia, venendo mortificata ulteriormente ogni potenzialità di ripresa dell’intera economia”.

Per il rinnovo dei Ccnl scaduti, oltre che per una complessiva riforma fiscale basata sulla progressività delle imposte e su una seria lotta alla piaga dell’evasione fiscale, il 18 settembre Cgil Cisl e Uil organizzerà una mobilitazione in tutte le province per dare un forte segnale sull’importanza di questi temi per tutti i lavoratori, ma anche a vantaggio di tutta la comunità.
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Il Gazzettino