Malore impovviso spegne a 39 anni il sorriso di Elia

Malore impovviso spegne a 39 anni il sorriso di Elia
CASALE DI SCODOSIA - Per chi era abituato al suo sorriso contagioso è stato uno choc vederlo a terra accanto al letto, immobile. Elia Rossi, 39enne di Casale di Scodosia,...

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CASALE DI SCODOSIA - Per chi era abituato al suo sorriso contagioso è stato uno choc vederlo a terra accanto al letto, immobile. Elia Rossi, 39enne di Casale di Scodosia, è stato trovato morto lunedì mattina nella casa di via Belfiore in cui abitava da solo. A stroncarlo è stato probabilmente un malore anche se sarà l'autopsia a fare chiarezza sulle cause di una morte che ha gettato nello sconforto l'intera comunità.




LE PASSIONI
Sabato sera Elia aveva staccato prima dal turno nella Tigelleria Dai colleghi di Este in cui lavorava nel fine settimana. Pur avendo ceduto la licenza dei bar (il Pedrò di Montagnana prima e il Blues di Casale poi), la passione per i locali gli era rimasta. Quella sera il bruciore allo stomaco era particolarmente fastidioso: da qualche settimana soffriva di gastrite, come racconta il fratello Matteo, titolare del mobilificio Opera srl in cui il 39enne lavorava da anni. Sabato sera è tornato a casa alle 23.30 e lunedì mattina non si è presentato al lavoro. Ma aveva anticipato che forse si sarebbe preso un giorno di ferie per cui lì per lì il fratello si è limitato a mandargli un messaggio. Non ricevendo risposta, neppure alle chiamate, ha iniziato a preoccuparsi, così alle 13 è andato a casa sua. Siccome dalla porta non usciva nessuno, ha deciso di entrare usando una copia delle chiavi. Elia era in camera, steso supino, accanto al letto, morto già da parecchie ore. Il cellulare appoggiato sul comodino. Il medico del Suem si è limitato a constatarne il decesso, mentre i carabinieri si sono occupati degli accertamenti di rito.

IL DOLORE

«Siamo sconvolti dice Matteo . Elia stava bene a parte la gastrite degli ultimi tempi. Era un ragazzo d'oro, che si faceva in quattro per gli altri e che amava stare in mezzo alla gente». Centinaia i messaggi di cordoglio arrivati, anche attraverso i social, a mamma Catia, papà Massimo e ai fratelli Matteo e Silvia. Il 39enne lascia anche la nipotina Vittoria, di 7 anni, a cui era molto legato. «Siamo cresciuti insieme, abbiamo condiviso la scuola, il calcio e lui è stato il mio testimone di nozze racconta l'amico Massimo Gabaldo . Era socievole e generoso. È difficile pensare che non ci sia più». Lunedì la Tigelleria di Este è rimasta chiusa per lutto: «Per noi oggi è una giornata molto triste hanno scritto i gestori sulla pagina Facebook . Ci mancherai!». La data del funerale non è stata ancora fissata, ma gli amici hanno già chiesto di poter posizionare un maxi schermo sul piazzale della chiesa perché «ci sarà il mondo» a dire addio a chi nel mondo amava immergersi dispensando sorrisi.]

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Il Gazzettino