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È scontro politico in Veneto sulla dismissione dell'Istituto Pio XII di Misurina. Dopo aver letto l'intervista del Gazzettino a Roberto Arduini, presidente dell'Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti che fa capo alla diocesi di Parma ed è la proprietaria del centro per l'asma pediatrica convenzionato con la Regione, il consigliere Andrea Zanoni (Partito Democratico) chiede proprio l'intervento della giunta presieduta da Luca Zaia: «Scongiuri la chiusura». Ma l'assessore Manuela Lanzarin (Lega) ribadisce che si tratta di una struttura privata: «L'investimento pubblico non può non tenere conto dell'esiguo numero dei pazienti».
LA RICHIESTA
Arduini aveva evidenziato proprio le cifre delle prestazioni sanitarie effettivamente erogate e del passivo registrato nei bilanci degli ultimi sei anni, per motivare lo stop già entro Natale. Rilancia tuttavia Zanoni: «La perdita di questo punto di riferimento sanitario per bambini e adolescenti affetti da malattie respiratorie sarebbe pesantissima.
LA RISPOSTA
Lanzarin però non ci sta: «La Regione del Veneto sostiene da anni l'Istituto Pio XII di Misurina e siamo quasi i soli a farlo in Italia, ma i pazienti sono sempre di meno e i costi sono sempre più alti. Nell'ultimo anno al Centro è stata riconosciuta anche la funzione dei disturbi specifici dell'apprendimento, al fine di estendere la possibilità di accogliere pazienti in età pediatrica anche non affetti da asma. Non si può non prendere atto, però, che al giorno d'oggi l'asma e i disturbi della fisiopatologia respiratoria sono curati in centri specializzati e afferiscono a poli ospedalieri e universitari. Prova ne è lo scarsissimo numero di pazienti che i medici hanno inviato alla struttura di Misurina, non più di poche unità nell'ultimo anno a fronte di un finanziamento pubblico che negli ultimi 12 mesi ha superato il milione di euro». La delibera del 2019 stanzia infatti 1.203.000 euro all'anno fino al 2022. «Non volteremo le spalle a nessuna famiglia assicura l'assessore che intende rivolgersi al centro con un bambino asmatico in età pediatrica. Ma ora spetta alla proprietà decidere quale sarà il futuro del Pio XII».
LA MOBILITAZIONE
Sui social continua comunque la mobilitazione. Scrive l'alpinista-scrittore Mauro Corona: «Chiediamo aiuto a chi può amplificare le nostre voci su questo scandalo italiano. La salute dei bambini dovrebbe essere al primo posto. Nessuno dà ascolto a queste famiglie che chiedono di poter curare i piccoli malati di asma in un centro d'eccellenza che sta per chiudere». Sara Lazzari, ex paziente e ora scalatrice, posta la pagina del nostro giornale: «Qui in Veneto è pieno di bambini asmatici, bambini con qualsiasi altro problema medico... Son senza parole».
A.Pe. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino