PORDENONE - Chi era l'uomo «trasandato», capelli bianchi e stopposi, sulla quarantina, che la sera del duplice delitto girava attorno all'auto delle vittime?...
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Quello che ricorda con precisione è che l'uomo era all'altezza della Suzuki Alto di Trifone Ragone e Teresa Costanza: «Era accucciato, piegato sull'auto». Il marito, entrato nel parcheggio da via Interna, ha fermato la macchina in fondo al parcheggio, in prossimità dell'ingresso al campo di basket. «Dallo specchietto - ha detto la teste - ha visto quell'uomo che veniva verso di noi e ha detto ma quello lì che cosa vuole? Mio figlio stava uscendo e lui è sceso ad aprirgli la portiera». Lo sconosciuto avrebbe attraversato il parcheggio andando verso le cabine in cemento. È uno delle testimonianze su cui ieri hanno puntato gli avvocati Giuseppe Esposito e Roberto Rigoni Stern per dimostrare che Giosuè Ruotolo non ha ucciso i fidanzati...
Il Gazzettino