PADOVA - Un diciannovenne, studente in un istituto superiore della città, denuncia uno dei suoi professori per presunte avances sessuali, sostenendo che l'uomo...
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«La scuola fa la sua parte, avviando un procedimento disciplinare che è parallelo all'indagine giudiziaria. Noi non aspettiamo, non perdiamo tempo avviando indagini di tipo amministrativo e, se è il caso, visite ispettive. Sono cose delicate, riservate, delle quali non facciamo pubblicità. La sanzione naturalmente dipende dal tipo di mancanza: se è lieve - spiega il provveditore Andrea Bergamo - l'istituto fa una contestazione di addebiti al preside e che contempla la sospensione per uno, due giorni, comunque per un tempo limitato, se è invece di una certa gravità il preside si rivolge all'Ufficio procedimenti disciplinari, che per Padova è svolto dall'Ufficio scolastico di Venezia».
Il rischio è la sospensione dal servizio su lungo corso e pure il licenziamento in tronco. «Non facciamo sconti, a volte è solo questione di tempi tecnici. Io mi auguro che fatti di questo tipo siano isolati, casi rari: purtroppo è la stessa società ad essere malandrina. Si tratta di episodi odiosi perchè è un approfittare del ruolo educativo, i ragazzi si fidano dei loro insegnanti, a parte la subalternità, lo squilibrio tra le parti. Anche se gli studenti sono adulti un professore non è messo al riparo. Di sicuro su queste cose siamo intransigenti».
Il Gazzettino