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TAGLIO DI PO (ROVIGO) - Tra le eccellenze della gioventù tagliolese vi è un ragazzo di 19 anni, Mirko Porzionato, che il 3 luglio si è diplomato, con 100 e lode all'Istituto "Cipriani-Colombo"- Accoglienza Turistica. Corresponsabile della gestione e funzionamento insieme alla signora Mara dello stand gastronomico della Fiera del Carmine, Mirko è stato festeggiato da tutta la grande squadra della cucina e della distribuzione dello stand, con una frugale festa che è culminata con il taglio della torta e lo spegnimento della candelina.
«Per me - ha detto Mirko - è stato un percorso intenso ma estremamente formativo, fatto di studio, curiosità e crescita professionale e personale.
L'IMPEGNO
A Taglio di Po, sei impegnato in importanti realtà sociali-associative. «Da anni sono molto attivo nel sociale e del volontariato. Faccio parte della Pro Loco (dal 2022 è il segretario e non solo, ndr.) e della Commissione Comunale per le Pari Opportunità come rappresentante del mondo maschile. Sono impegnato anche ad Adria facendo parte dell'associazione "La tartaruga e la formica" che si occupa di promozione della cultura e della lettura per bambini e ragazzi; nel concreto siamo incaricati della gestione del servizio al pubblico alla Biblioteca Ragazzi e collaboriamo con scuole e altri enti per laboratori e letture per bambini».
Perchè, così giovane, con così tanti impegni? «Faccio volontariato per una scelta di vita: credo profondamente nel valore dell'impegno civico, e penso che restituire qualcosa alla comunità di quello che ho ricevuto nella mia vita non facile, sia una parte fondamentale della crescita di ognuno di noi».
SGUARDO AL FUTURO
E per il tuo futuro? «Non ho ancora le idee del tutto chiare, ma sto pensando di iscrivermi all'Università, in particolare mi interessa Scienze dell'educazione. Mi piacerebbe lavorare nel sociale, magari con bambini o persone fragili. Aiutare gli altri mi fa sentire utile, mi dà un senso. È qualcosa che mi viene naturale e che mi fa stare bene. La vita spesso sorprende, e sono curioso di vedere dove mi porterà. Una cosa è certa: l'Alberghiero "Cipriani" resterà per sempre una parte importante della mia vita. Lì ho conosciuto amici, docenti e persone meravigliose e ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa di bello e di importante, rendendomi più ricco e responsabile».Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino