Paziente vuole cambiare medico di base. La sua dottoressa replica e lo scarica

SANITÀ PUBBLICA L’ingresso del distretto di Mirano dell’Ulss 3
MARTELLAGO  - Scaricato in tronco dal suo medico di famiglia. Sta facendo discutere a Martellago il caso segnalato da un quarantaseienne del posto ricusato dalla sua...

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MARTELLAGO  - Scaricato in tronco dal suo medico di famiglia. Sta facendo discutere a Martellago il caso segnalato da un quarantaseienne del posto ricusato dalla sua dottoressa, con comunicazione inviata da quest’ultima all’Ulss 3 il 23 settembre, e informato della ricusazione con successiva, formale, lettera datata 27 settembre inviatagli dall’Unità Operativa Cure Primarie dell’azienda sanitaria. Una lettera con cui lo si invita anche a scegliere un nuovo medico curante entro 16 giorni, decorsi i quali sarà privo di assistenza sanitaria. Si tratta, peraltro, della stessa dottoressa balzata all’onore delle cronache tra luglio e agosto per una lite con una paziente, che poi si era sentita male fuori dall’ambulatorio finendo al pronto soccorso e denunciando il fatto anche al presidente del Veneto. Una dottoressa nota anche per il gatto che teneva in studio. 


 

LA RICHIESTA
Non che il paziente si sia stracciato le vesti: era stato lui per primo, il 31 luglio, a chiedere di cambiare medico di base presentando domanda al distretto sanitario di Martellago. L’istanza però non era stata accolta perché il quarantaseienne aveva chiesto di passare con un dottore, lo stesso medico della sua compagna, che non aveva più posti disponibili. Ed è presumibilmente questa richiesta, di cui la dottoressa dev’essere stata informata, ad aver determinato la risposta per le rime. L’uomo giura che con lei non aveva mai avuto alcun alterco. «Semplicemente, era sempre irreperibile, mi rispondeva solo di rado su Whatsapp e avevo chiesto di cambiarla. Si dev’essere sentita offesa, e ha deciso di rifiutarmi prima lei come paziente - spiega il quarantaseienne - L’unica cosa che mi amareggia è di non aver ricevuto neppure una telefonata da parte sua per capire quali fossero i problemi che mi avevano spinto a chiedere di cambiarla. Ora riprenderò la ricerca: non ho grosse pretese, mi basta una persona che sappia fare il suo lavoro e che risponda quando la si chiama». 
Ed è per avere un consiglio su quale nuovo medico di base indicare, che il paziente respinto ha portato la sua storia all’attenzione dei social, innescando il dibattito. Molti, infatti, di fronte a questo caso del tutto inusuale, sono rimasti sconcertati chiedendosi se sia deontologico e anche lecito per un medico rifiutare un assistito: c’è addirittura chi ha suggerito di denunciare tutto al tribunale del Malato. 
 

SI PUÒ FARE


I medici di famiglia possono ricusare un paziente come previsto dal Contratto collettivo nazionale e dal Decreto Legislativo 502/92, qualora però ricorrano «eccezionali e accertati motivi di incompatibilità». È sufficiente che un paziente richieda di passare con un altro medico per far scattare l’incompatibilità? Per la dottoressa, e per l’Ulss che ha avvallato la ricusazione, evidentemente sì. 
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Il Gazzettino