Mirano, chiuso il bar "2 di picche": musica troppo alta

Musica troppo alta, protesta dei residenti
MIRANO - Continuano le lamentele per il volume eccessivo degli eventi live di Mirano. Dopo il “Summer” è ora il caso del bar “2 di picche”...

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MIRANO - Continuano le lamentele per il volume eccessivo degli eventi live di Mirano. Dopo il “Summer” è ora il caso del bar “2 di picche” di via Cavin di Sala, all’inizio di via Gramsci, nel quale le due titolari Annamaria Canto e Tania Bonfiglioli hanno deciso di dare al via per il periodo estivo ad alcuni eventi musicali con band locali. Ma, dopo le prime sei serate, è arrivato lo stop del Comune a causa delle lamentele di alcuni residenti che hanno segnalato l’eccessivo rumore tipico delle band,

«Noi siamo assolutamente in regola, abbiamo tutti i permessi, Siae pagata. Il Comune ci ha dato i permessi per poter effettuare questi concerti - commenta Annamaria Canto -. Nessuno è venuto a farci i rilievi sul livello dei decibel. E noi di nostra iniziativa non abbiamo la strumentazione per rilevarli».

La titolare spiega l’interruzione dei “live” a causa di una mail ufficiale inviata dal Comuneche impone la sospensione, in seguito alle lamentele di alcuni residenti che hanno segnalato l’eccessivo rumore. «Sappiamo che sono solo tre residenti - ribattono dal locale -. Il Comune vuole le rilevazioni dei decibel attraverso un fonico vero e proprio e adesso, per poter riprendere la musica, dovremmo fornire questo certificato di autorizzazione sonora ad ogni concerto che costa circa 800 euro, più tutti gli oneri per ogni concerto. Una spesa ovviamente insostenibile». E prosegie Annamaria Canto: « Quello che vogliamo dire è che per tre persone che si lamentano non ci sembra giusto dover interrompere i nostri live, anche perché alle 23 noi tassativamente sospendiamo la musica. Non sapevamo di dover mostrare queste relazioni e quindi non siamo in grado di fornire le rilevazioni dei live precedenti. Addirittura una sera abbiamo ricevuto la segnalazione di una vicina che ci ha chiesto di abbassare la musica alle 20: si capisce bene che non possiamo rispondere a richieste simili».

Secondo il “2 di picche” nel resto del vicinato non ci sarebbe affatto un malcontento generale. «Abbiamo trovato solo residenti contenti e favorevoli - conclude Annamaria Canto -. Io ho un permesso fino a mezzanotte e spengo la musica alle 23 proprio per rispetto, ma pare non sia sufficiente. Abbiamo avviato una raccolta firme da sottoporre al Comune a dimostrazione della nostra buona volontà, mirata ad intrattenere i clienti dopo un lungo periodo di chiusura». Da parte sua, la vicesindaco Maria Giovanna Boldrin, che hai il referato proprio per le manifestazioni e gli eventi cittadini, precisa che domani, lunedì, con la riapertura degli uffici verificherà la questione.

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Il Gazzettino