MIRA - La segnalazione è arrivata alle centrali delle forze dell'ordine poco dopo la mezzanotte tra martedì e ieri da parte delle guardie giurate che...
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Da qui l'indicazione della Polizia di Stato alle guardie giurate di osservare da distante il lavoro dei pescatori di frodo e di individuare le targhe delle loro imbarcazioni, per poi così riuscire a risalire con la tecnologia ai nomi di chi l'altra notte aveva deciso di passarla razziando gli allevamenti di Dogaletto.
Ed è una delle prime volte in cui la pesca di frodo mette nel mirino gli allevamenti ufficiali. Anche questo è uno dei punti che gli agenti della questura stanno vagliando per tentare di smascherare e dare un'identità ai pescatori di frodo, ripartendo proprio dalle targhe fotografate e segnalate alla questura da parte delle guardie giurate.
LA LEGGE
Intanto è in discussione ial Senato per l'approvazione definitiva il cosiddetto Decreto emergenze, approvato dalla Camera il 17 aprile scorso, che prevede una decisa riduzione (sostanzialmente vengono dimezzate) delle sanzioni in materia e, in particolare per la pesca in acque interne (quindi anche in laguna), non prevede più il sequestro automatico dell'imbarcazione per i pescatori professionisti colti in fallo. Della riduzione delle sanzioni si parlava da tempo. Ora il Dl Emergenze, prevede che proprio la sanzione per le catture accidentali in eccesso (prima, da 2.000 a 12.000 euro), diventi da 500 a 2.000, e tutte le altre sanzioni vengano dimezzate (da 1.000 a 6.000). Per tonno e pesce spada la sanzione invece di aumentare del doppio, aumenta di un terzo. Ma se una seconda violazione è commessa nei 5 anni successivi alla prima, la sanzione aumenta fino alla metà.
Nicola Munaro
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Il Gazzettino