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MIRA - Maria Patron, 72 anni, è morta il 29 giugno all'ospedale di Dolo dopo essere stata dimessa dal nosocomio di Mirano. La donna era stata accompagnata al pronto soccorso di Mirano in preda a forti dolori addominali e vomito, ma è stata dimessa. Due giorni dopo però, la 72enne di Mira, è stata visitata da un chirurgo di Dolo e operata con urgenza. La signora Maria però non ce l'ha fatta.
Il figlio ha presentato un esposto e la Procura di Venezia ha aperto un fascicolo per fare luce sul decesso. L'ipotesi di reato sarebbe omicidio colposo in ambito sanitario.
Il sostituto procuratore ha iscritto nel registro degli indagati tre medici in forza all’Asl 3 Serenissima dell’ospedale di Mirano che hanno avuto in cura l’anziana. Una dottoressa di Mira e due padovani. Si tratta di un atto dovuto per consentire loro di nominare consulenti di parte negli accertamenti irripetibili: il magistrato, infatti, con avviso ricevuto oggi, lunedì 4 luglio, ha disposto l’autopsia sulla salma, che sarà fondamentale per dare delle risposte.
Dramma a Mirano, morta Maria Patron
Il 22 giugno Maria Patron ha iniziato ad accusare forti dolori addominali, con gonfiore alla pancia e ripetuti episodi di vomito di materiale scuro.
Ma la situazione non è migliorata, anzi, il vomito sarebbe diventato incontrollabile. Per questa ragione, sabato 25 giugno il figlio ha chiamato il 118 e la madre è stata trasportata in ambulanza in ospedale, stavolta a Dolo. Qui la signora, dopo essere passata al pronto soccorso, è stata ricoverata in chirurgia e alle 14 il primario ha chiamato il figlio spiegandogli che la madre avrebbe avuto «un buco nello stomaco, una parte del quale si era aggrovigliata formando un nodo, era in pericolo di vita e bisognava intervenire immediatamente».
L'intervento è riuscito, ma il tempo trascorso avrebbe generato un'infezione che unita allo stress degli ultimi giorni ne avrebbe compromesso il quadro clinico. La signora Maria è morta alle 11.30 del 29 giugno. La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo per fare luce sul decesso.
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Il Gazzettino