Il ragazzo "terribile" della baby gang si fa beffe degli arresti domiciliari

Mira. Il ragazzo "terribile" della baby gang si fa beffe degli arresti domiciliari
MIRA - Il 18enne, menbro di una baby gang, era libero nonostante gli arresti. I Carabinieri della Tenenza di Mira hanno quindi arrestato nuovamente il giovane, P.E., nato a Cuba...

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MIRA - Il 18enne, menbro di una baby gang, era libero nonostante gli arresti. I Carabinieri della Tenenza di Mira hanno quindi arrestato nuovamente il giovane, P.E., nato a Cuba ma residente da tempo a Mira, già ammanettato a dicembre in flagranza dei gravi reati di estorsione, rapina, lesioni personali e spaccio di stupefacenti, indicato come un componente attivo della “baby gang” che imperversava nel centro di Venezia e Mestre.


Un ragazzo "terribile": spaccio, minacce, scorribande e sassi dai cavalcavia
L’attività d’indagine dello scorso anno aveva permesso di stroncare l’attività del giovane che, per motivi legati proprio a un debito per l’acquisto dello stupefacente, aveva avanzato, accompagnandole con ripetuti episodi di intimidazioni, percosse e minacce, continue richieste di denaro ad un ragazzino, venendo infine riconosciuto come componente attivo della cosiddetta “baby gang” responsabile di scorribande sia in centro città a Venezia che nella terraferma. Il ragazzo è stato segnalato come soggetto attivo di spaccio anche nel trevigiano, nella zona di Castelfranco Veneto, come autore insieme ad altri poi denunciati dagli stessi carabinieri di Mira del lancio di sassi dal cavalcavia oltre a furti vari.

Si fa beffa degli arresti domiciliari
Considerato lo spessore criminale e l’allarme sociale suscitato, i militari della Tenenza hanno tenuto sotto controllo il ragazzo, poi scarcerato ed ammesso alla pena alternativa degli arresti domiciliari. Ma il 18enne è stato pizzicato di nuovo “fallo”, quando la pattuglia dei carabinieri di Mira in transito a Mestre lo ha notato aggirarsi per le vie cittadine in piena violazione della prescrizione del Giudice. Oltre all’arresto in flagranza di evasione, contestualmente è stato notificato anche un ordine di carcerazione emesso per la medesima ragione e proprio per le pregresse segnalazioni dei Carabinieri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino