«Opera dall'impatto devastante»: il ministero boccia la centralina

«Opera dall'impatto devastante»: il ministero boccia la centralina
Il ministero dell’Ambiente ha bocciato la nuova centralina...

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Il ministero dell’Ambiente ha bocciato la nuova centralina idroelettrica progettata sul torrente Boite, da Cadin a Sopiazes. A dare la notizia della pubblicazione del documento con il parere contrario, sul sito della Regione Veneto, è il comitato civico Cortina, che si è impegnato a fondo per contrastare questa nuova opera. Il diniego del ministero arriva a poche settimane dal 2 febbraio, data ultima per presentare osservazioni alla commissione per la Valutazione di impatto ambientale. Le motivazioni della contrarietà tengono conto dell’impatto non accettabile sul paesaggio, causato sia dalle opere di presa, sia dagli scavi per interrare la tubazione, sia dalla centrale vera e propria, che era stata prevista nei pressi della attuale stazione di partenza della cabinovia del Col Druscié, accanto allo stadio Olimpico del ghiaccio. I giorni scorsi il comitato civico Cortina, presieduto da Marina Menardi, aveva sollecitato l’amministrazione comunale a prendere posizione, ad esprimersi sul progetto. L’associazione sollevava il forte timore che l’opera, se approvata, potesse trasformare il principale torrente della conca in un rivolo d’acqua. Nel giugno dello scorso anno il comitato chiese espressamente all’amministrazione di esprimere il proprio orientamento rispetto a questa operazione speculativa sulle acque pubbliche: «Sono passati diversi mesi ma il comune non ha preso una posizione, nonostante l’importanza dell’operazione e l’indubbio impatto sul territorio; ora spieghi da che parte sta: se è favorevole o contrario a questa centrale idroelettrica – scriveva il comitato, i giorni scorsi – con un Boite asciutto, il danno paesaggistico e turistico è di tutta evidenza, al nostro patrimonio comune più importante, il territorio. Il comune, tramite la società partecipata Seam, sarà comunque coinvolto, in quanto è titolare di una concessione di derivazione a servizio dello stadio Olimpico del ghiaccio e dovrà eventualmente dare il proprio benestare alla nuova proposta di ricostruire e riqualificare a proprie spese la condotta di proprietà pubblica». Ora il comitato informa che, per la Sovrintendenza, l’impatto maggiore è dato dall’opera di presa a monte, vicino all’abitato di Ra Era, perché “modifica in maniera profonda l’assetto paesaggistico del corso d’acqua, prevede uno stravolgimento dell’assetto morfologico del Boite, con modifiche sostanziali alla fruizione delle viste e alle particolari prospettive che esso ha, verso la conca ampezzana”. Esprime dunque contrarietà alla costruzione di una briglia di massi ciclopici. Un’altra obiezione riguarda la centralina, progettata nel pendio accanto alla partenza della cabinovia, definita “un nuovo volume percettivamente rilevante, in un punto di particolare fragilità. La costruzione utilizza un linguaggio architettonico e forme improprie per il contesto paesaggistico, risulta elemento dequalificante il paesaggio, incapace di relazionarsi con il fiume”.

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Il Gazzettino