Il ministero accoglie l'istanza del territorio, ma la battaglia non è finita

Il ministero accoglie l'istanza del territorio, ma la battaglia non è finita
PORDENONE - Con la giornata di ieri Pordenone può dire di avere portato a casa un risultato decisamente importante nella battaglia per la salvaguardia della Camera di...

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PORDENONE - Con la giornata di ieri Pordenone può dire di avere portato a casa un risultato decisamente importante nella battaglia per la salvaguardia della Camera di commercio. Il ministero dello Sviluppo economico ha accolto infatti il parere (seppure non vincolante) della Regione Friuli Venezia Giulia che chiedeva l'istituzione di una unica Camera di commercio regionale. Ciò che anche Pordenone - unica realtà territoriale in Fvg, a differenza di Trieste-Gorizia e Udine che si battono per due enti - ha sempre chiesto (per evitare il matrimonio con Udine) da quando è cominciato il lunghissimo percorso della riforma nazionale delle Camere di commercio. L'accoglimento del parere-proposta della Regione - che di fatto bocciava il piano nazionale di UninCamere che per il Fvg prevedeva i due enti di Trieste-Gorizia e Udine-Pordenone - da parte del governo non è stato ancora ratificato nel decreto che ieri doveva uscire dalla riunione romana della Conferenza Stato-Regioni. Una serie di questioni ancora aperte - legate in particolare alla Sicilia e ad altre due Regioni - ha indotto il ministero Carlo Calenda a rinviare il punto riguardante proprio l'assetto definitivo degli enti economici nazionali. Un rinvio - la riunione è stata aggiornata a giovedì prossimo - che per Pordenone e per il Friuli Venezia Giulia non dovrebbe comunque spostare nulla. Nel senso che l'accoglimento della proposta regionale per la Camera unica è dato ormai per assodato. Anche se Udine e Trieste affilano le armi - e avviano trattative politiche a tutti i livelli - nella speranza che il rinvio consenta ancora di capovolgere la situazione.


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Il Gazzettino