Pensionata "armata" di pistola minaccia una conoscente

La pistola e i proiettili trovati in casa dell'anziana
BATTAGLIA TERME «Adesso te la faccio pagare io, ti sparo alle gambe almeno non cammini più». Sarebbe stata questa la frase choc che un’anziana ha rivolto...

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BATTAGLIA TERME
«Adesso te la faccio pagare io, ti sparo alle gambe almeno non cammini più». Sarebbe stata questa la frase choc che un’anziana ha rivolto ad una conoscente per minacciarla. Inevitabile la corsa in caserma per denunciare l’accaduto. Il tempestivo intervento dei carabinieri ha evitato spargimento di sangue. La pensionata di Maserà di 76 anni ha mandato all’ospedale una donna cinquantacinquenne di Battaglia e ha minacciato di gambizzarla con una pistola. Il tutto sarebbe avvenuto per futili motivi. L’immediata indagine dell’Arma che ha risposto alle sollecitazioni della vittima, ha evitato che la situazione degenerasse.


Tra le due donne da tempo non corre buon sangue. Litigi costanti, urla, ma le contendenti fino a domenica scorsa non erano mai venute alle mani. É successo che la vittima dopo un diverbio con la settantaseienne, è stata presa a calci e schiaffi che l’hanno costretta alle cure del pronto soccorso. I sanitari che l’hanno visitata l’hanno dimessa con cinque giorni di prognosi. L’aspetto più grave della vicenda sono state le minacce che la malcapitata ha dovuto subire. Ai carabinieri avrebbe raccontato di essere stata picchiata da questa donna più grande di lei, ma soprattutto di aver sentito la rivale minacciarla di gambizzarla con una pistola. Un dettaglio questo che ha fatto subito drizzare le antenne agli investigatori dell’Arma della stazione di Battaglia Terme dove vive anche la vittima. 
LA PERQUISIZIONE
I carabinieri, rendendosi conto dell’emergenza, hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare a casa della settantaseienne. All’interno di un’intercapedine ricavata nella seduta di una sedia della camera da letto, le forze dell’ordine hanno rinvenuto una pistola Beretta calibro 7,65 con matricola usurata oltre ad otto cartucce dello stesso calibro. La pistola e il munizionamento sono stati sequestrati.

Da accertamenti supplementari è emerso che l’indagata deteneva l’arma illegalmente. Nei guai è così finita R.C. di Maserà di Padova, volto noto alle forze dell’ordine. É stata denunciata per minaccia aggravata, lesioni personali e detenzione abusiva di armi da fuoco. L’attività dei carabinieri non è finita. La pistola sequestrata sarà analizzata a fondo per capire se nel recente passato sia stata utilizzata per compiere rapine o comunque reati contro la persona. Si cercherà infine di capire quali contenziosi pregressi vi fossero tra le due donne, al punto di mettersi le mani addosso e minacciare l’utilizzo delle armi da fuoco per farsi giustizia.
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Il Gazzettino