Moglie e marito minacciati di morte dal fidanzato della figlia 15enne perché non approvano la relazione. Arrestato un giovane: «È pericoloso»

SOTTO ACCUSA Un pizzaiolo di 49 anni per violenza sessuale su minore
SALGAREDA / NOVENTA DI PIAVE - Ha sfondato gli infissi dell’abitazione di una famiglia di Noventa di Piave per poi minacciare marito e moglie, proprietari di casa, di...

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SALGAREDA / NOVENTA DI PIAVE - Ha sfondato gli infissi dell’abitazione di una famiglia di Noventa di Piave per poi minacciare marito e moglie, proprietari di casa, di tagliare loro la gola con un pezzo di vetro. Amine Meatallah, 21 anni, originario del Marocco e residente a Salgareda, in provincia di Treviso, è stato arrestato con l’accusa di violazione di domicilio e, ieri mattina, in apertura del processo per direttissima, il giudice penale di Venezia, Enrico Ciampaglia, ha disposto per lui la misura cautelare del carcere, in quanto considerato socialmente pericoloso. Non è la prima volta che il giovane si comporta in maniera violenta: lo scorso 20 aprile si era reso protagonista di un’aggressione nei confronti della stessa donna, da lui sollevata e poi lanciata per terra, provocandole la frattura del femore e costringendola a sottoporsi ad un intervento chirurgico. Episodio per il quale la procura ha aperto un autonomo fascicolo d’inchiesta, nel quale il ventunenne è indagato per il reato di lesioni.

La relazione

Per comprendere la vicenda è necessario fare un passo indietro: il giovane, infatti, risulta aver iniziato, qualche tempo fa, una relazione sentimentale con la figlia quindicenne della coppia di coniugi di Noventa, i quali non hanno visto di buon occhio la frequentazione e si sono opposti, cacciando di casa il ragazzo, al quale la figlia aveva consentito l’accesso all’abitazione di famiglia. Ciò ha evidentemente scatenato la reazione violenta, concretizzatasi a metà aprile nell’aggressione ai danni della madre della quindicenne, che ancora ne patisce le conseguenze. L’episodio più recente, sul quale sta indagando il pm Andrea Petroni, risale a martedì: i coniugi di Noventa di Piave hanno fatto rientro nella loro abitazione scoprendo che gli infissi erano stati divelti. All’interno della casa hanno trovato Meatallah che stava dormendo: il giovane si è svegliato, puntando contro di loro un frammento di vetro, e li ha minacciati, mimando ripetutamente il gesto di tagliare loro la gola. Sono stati chiamati quindi i carabinieri, i quali hanno proceduto all’arresto. Ieri mattina, alla Cittadella della Giustizia di Venezia, si è aperto il processo per direttissima, con l’accusa di violazione di domicilio. Il giovane ha fornito le proprie spiegazioni al giudice con l’ausilio di un interprete, in quanto ha sostenuto di non parlare la lingua italiana.

La decisione

Il pubblico ministero ha quindi chiesto l’emissione di una misura cautelare in carcere, provvedimento indicato come necessario alla luce dei reiterati comportamenti violenti, sempre rivolti ai danni della coppia di coniugi di Noventa di Piave. E il giudice ha accolto la richiesta. L’udienza è stata quindi rinviata a seguito della concessione di termini a difesa: in attesa del processo il ventunenne resterà in carcere, garantendo a marito e moglie un periodo di tranquillità. Ma fin d’ora la coppia è preoccupata per cosa potrà accadere quando il giovane tornerà in libertà.

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Il Gazzettino