Minacce social al giornalista che scrive di estremisti e tifoserie: sette nei guai

Tifosi ed estremismo in una foto d'archivio (Ansa)
VICENZA/ROVIGO/TRIESTE - Sette persone sono finite nei guai, tre vivono nel Nordest, nelle province di Vicenza, Rovigo e Trieste: tutte, tra cui un minorenne, dovranno...

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VICENZA/ROVIGO/TRIESTE - Sette persone sono finite nei guai, tre vivono nel Nordest, nelle province di Vicenza, Rovigo e Trieste: tutte, tra cui un minorenne, dovranno rispondere dei reati di minacce aggravate e diffamazione mezzo stampa Milano. I carabinieri del comando provinciale di Bergamo, coadiuvati dai colleghi competenti territorialmente, hanno eseguito 7 perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti soggetti, tutti italiani, residenti nella province di Milano, Brescia, Varese, Trieste, Lucca, Vicenza e Rovigo (tre con precedenti di polizia ed uno minorenne), identificati tra coloro che l'anno scorso avevano minacciato su facebook il giornalista Paolo Berizzi, inviato del quotidiano 'la Repubblica'e autore di diversi scritti sulle formazioni di estrema destra italiane, con particolare riferimento alla loro infiltrazione nelle diverse tifoserie calcistiche.


L'atto è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Bergamo a firma del sostituto Emanuele Marchisio e, per quanto attiene il minore, del sostituto presso il Tribunale dei Minori di Brescia, Lara Ghirardi. Le perquisizioni mirano alla raccolta di ulteriori elementi probatori nei confronti degli indagati, individuati a seguito di una serrata attività di indagine svolta dal Nucleo Investigativo del Comando provinciale carabinieri di Bergamo anche in collaborazione con Facebook, che ha fornito molti dati utili alla identificazione dei responsabili delle condotte in parola. Durante le operazioni sono stati quindi sequestrati numerosi telefoni cellulari e pc con la finalità di ricostruire tutta la rete dei soggetti intervenuti. I soggetti, compresi in un'età tra i 17 e i 55 anni, dovranno rispondere dei reati di minacce aggravate e diffamazione mezzo stampa (artt. 595 e 612 c.p.) nei confronti del giornalista che, a causa di questi comportamenti, è costretto da tempo a vivere sotto scorta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino