Lagunare morì per l'amianto sui mezzi da sbarco: il giudice condanna il Ministero a pagare indennizzo e vitalizio mensile alla figlia

Il papà con sua figlia
MILANO - Il Tribunale del Lavoro di Milano ha riconosciuto lo status di «vittima del dovere» a un militare deceduto nel luglio 2017 per mesotelioma pleurico per...

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MILANO - Il Tribunale del Lavoro di Milano ha riconosciuto lo status di «vittima del dovere» a un militare deceduto nel luglio 2017 per mesotelioma pleurico per esposizione all'amianto e che aveva svolto servizio militare nei Lagunari a Venezia dal marzo 1963 all'aprile 1964. Lo rende noto l'Osservatorio nazionale amianto.

Il giudice Antonio Lombardi, accogliendo la richiesta della figlia rappresentata dal legale Ezio Bonanni, come si legge nella sentenza, ha accertato che «il decesso è riconducibile a causa di servizio» e ha condannato il Ministero della Difesa alla liquidazione «dell'equo indennizzo e delle prestazioni previdenziali» a favore della figlia «orfana di vittima del dovere». «Con questa importante e storica sentenza - spiega l'Osservatorio - l'orfana ha ottenuto una speciale elargizione per l'importo di Euro 200.000, oltre perequazioni (presumibilmente un importo di circa 230.000 euro), e la costituzione di due assegni vitalizi mensili di 1033 e 500 euro, che percepirà per tutta la vita, oltre gli arretrati dalla data della morte del genitore. Si calcola che allo stato attuale abbia maturato prestazioni previdenziali per un importo di circa Euro 350.000». Sono alcune decine, afferma ancora l'Osservatorio, «le vittime di malattie professionali asbesto correlate tra coloro che hanno svolto servizio nei Lagunari, e l'Ona (Osservatorio amianto, ndr) è riuscito a dimostrare che i battaglioni "Marghera", "Piave" e "Isonzo" avevano i mezzi da sbarco e di trasporto coibentati con amianto, e che la diversa componentistica era anche in amianto friabile ad elevata capacità di diffusione delle fibre».

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Il Gazzettino