«Milano-Cortina, Draghi deve entrare nei Giochi»

Il vertice dei governatori a Roma
VENEZIA - Dopo l'intesa sullo schema di ripartizione delle risorse (324 milioni di euro più altri 70 per le infrastrutture), ora gli attori delle Olimpiadi invernali...

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VENEZIA - Dopo l'intesa sullo schema di ripartizione delle risorse (324 milioni di euro più altri 70 per le infrastrutture), ora gli attori delle Olimpiadi invernali 2026 chiedono al Governo di entrare in gioco. I tempi del Conte I, quando a comandare erano i grillini, con le intemperanze di Torino e i distinguo di Roma, sono ormai finiti nel dimenticatoio, mancano appena tre anni e mezzo a un appuntamento che richiamerà l'attenzione di tre miliardi e mezzo di telespettatori, con ricadute sul Pil non indifferenti. Per farla breve: serve unità di intenti. e bisogna che all'estero sia visibibile che le Olimpiadi Milano Cortina 2026 in Italia sono volute da tutti. A partire dal Governo. È così che ieri, a Roma, a Palazzo Chigi, si è svolto un incontro tra il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi e i presidenti della Regione Lombardia, Attilio Fontana, del Veneto, Luca Zaia, della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, presenti anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il neo primo cittadino di Cortina Gianluca Lorenzi. Il tema? Ripetere con i Giochi del 2026 lo schema Expo del 2015.


LE REAZIONI
«Abbiamo chiesto al governo di entrare nella fondazione, Draghi ha aperto a valutare questa ipotesi», ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana uscendo dalla riunione con il premier Draghi. «C'è la disponibilità del Governo al dialogo, un ingresso importante. Spero ne conseguano provvedimenti», ha confermato il governatore della Regione Veneto Luca Zaia.
Ma c'è la disponibilità del governo? O è solo una richiesta destinata a cadere? «Sì - ha risposto il sindaco di Milano Beppe Sala -. Tutti capiscono che è un'opportunità, come per il modello Expo e confido facciano riferimento a quello, dove c'erano rappresentanti anche del Mef nel Cda, e questo è davvero importante per noi». Ha aggiunto Fontana: «Abbiamo chiesto al Governo di entrare formalmente nella Fondazione perché riteniamo fondamentale la sua presenza. È stato anomalo che il Governo, a suo tempo in carica, avesse deciso di non entrarvi. Adesso sono cambiati i tempi e credo sia importante che l'esecutivo ne faccia parte. Dal presidente del Consiglio abbiamo ricevuto una disponibilità a valutare questa ipotesi. Quindi, continueremo a sentirci per fornire tutti i dettagli utili a raggiungere questo obiettivo».
«Abbiamo chiesto al governo di entrare nella Fondazione perché riteniamo importante la sua presenza - ha aggiunto il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti -. Riteniamo che i tempi siano cambiati e sia quindi importante che il Governo ne faccia parte. Inoltre abbiamo chiesto un maggiore riconoscimento dei costi delle opere perché con l'aumento dei prezzi dei materiali e dell'energia i lavori per la realizzazione delle infrastrutture per le Olimpiadi del 2026 costeranno di più al Trentino».


GLI ORGANI


La Fondazione Milano Cortina 2026 - in pratica il comitato organizzatore degli eventi .- è stata costituita il 9 dicembre 2019. I suoi compiti riguardano appunto l'organizzazione, la promozione e la comunicazione degli eventi sportivi e culturali relativi allo svolgimento dei XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026. Il presidente della Fondazione è Giovanni Malagò; l'amministratore delegato è Vincenzo Novari. Poi c'è l'Agenzia che rappresenta la parte pubblica, con Luigi Valerio Sant'Andrea nominato da Palazzo Chigi commissario straordinario della società Infrastrutture Milano-Cortina 2026 spa. 
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Il Gazzettino