OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
VENEZIA - Il ministro Matteo Salvini, nell'intervista al Gazzettino, si era espresso così sulla scelta fra Rho e Torino per l'impianto di pattinaggio delle Olimpiadi Invernali: «Ho chiesto di individuare quello che costa di meno, che dura di più e che impatta di meno». Ebbene i tecnici hanno studiato e i politici hanno deciso: oltre ad approvare il bilancio 2022, ieri il Consiglio di amministrazione della Fondazione Milano Cortina 2026 ha votato all'unanimità anche la modifica del masterplan, spostando lo stadio del ghiaccio dalla trentina Baselga di Pinè alla Fiera meneghina. Il responso è stato definito «il risultato del lavoro di analisi approfondita in tutti i dettagli disponibili di entrambi i dossier», suscitando la «soddisfazione» della Lombardia e il «rammarico» del Piemonte.
I VANTAGGI
Il via libera è arrivato dal Cda in cui sono rappresentati il Governo, i Comuni di Milano e Cortina d'Ampezzo, le Regioni Lombardia e Veneto, le Province autonome di Trento e Bolzano, i rappresentanti dello sport olimpico e paralimpico compresi i membri effettivi italiani del Cio.
I PADIGLIONI
Il piano prevede l'unificazione dei padiglioni 13 e 15 in un unico spazio di oltre 35mila metri quadrati di superficie coperta, in grado di ospitare la pista di velocità di 400 metri, una tribuna da 6.500 posti a sedere, una pista lunga di allenamento, gli spogliatoi e un impianto di condizionamento e regolazione dell'umidità. Gli edifici sono già dotati di biglietteria, sale riunioni, bar e ristorante self-service. Nel padiglione 24 sarà realizzato il centro media. L'alimentazione avverrà quasi esclusivamente attraverso l'energia fotovoltaica. «Sono stati premiati il gioco di squadra e la capacità organizzativa», ha esultato il governatore lombardo Attilio Fontana. «Continuiamo a essere fermamente convinti che l'opzione Torino fosse la migliore», hanno però replicato il presidente piemontese Alberto Cirio e il sindaco Stefano Lo Russo.
IL BILANCIO
Per quanto riguarda il bilancio, nel 2022 l'indebitamento finanziario netto ammonta a 9,2 milioni di euro, «cifra contenuta se si considera il dato relativo all'anno 2021», ha chiosato la Fondazione. «Migliore» è stata definita anche la liquidità disponibile per coprire le future necessità di cassa. Il passivo è di 54.784.542 euro, «in linea rispetto alle previsioni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino