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Dai droni per sorvolare le zone di confine più isolate che le pattuglie (anche appiedate) non riescono materialmente a controllare, fino all’acquisto di nuove fototrappole con valore di prova in caso di reati, con specifico riferimento al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al traffico di esseri umani. Il Friuli Venezia Giulia, per quanto possibile, prova ad agevolare una nuova stretta sugli arrivi illegali che fanno rima con la Rotta balcanica. E lo fa con un provvedimento che utilizza la leva economica. Anche perché di più, dopo aver chiesto anche rinforzi a Roma, dalla Regione non si può fare. E con la possibile riapertura del confine con la Slovenia e l’arrivo dell’estate, si teme che i flussi di migranti possano di nuovo esplodere.
IL PROVVEDIMENTO
In regia in questo caso c’è l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti. I contributi, nel dettaglio, sono destinati alle richieste che convoglieranno verso le forze dell’ordine. Ma l’obiettivo è uno: intensificare per quanto possibile i controlli alla frontiera con la Slovenia per provare a diminuire il numero di migranti che arrivano o transitano in Friuli Venezia Giulia.
I DETTAGLI
Possono beneficiare di questi contributi gli Enti locali - singolarmente o in forma associata - per acquisire attrezzature e strumentazioni da concedere in uso alle Forze di Polizia finalizzate ad agevolare le attività di controllo sulla regolarità dei flussi e transiti di persone immigrate e per il contrasto delle organizzazioni dedite a favorire l'immigrazione illegale e per gli interventi di manutenzione straordinaria, definiti dalla legge regionale 19 del 2009 (Codice regionale dell'edilizia) per la riqualificazione di immobili utili ad allestire uffici e ospitare il personale della polizia di Stato. La domanda deve essere redatta attraverso l'utilizzo dell'apposita modulistica e presentata, tramite posta elettronica certificata, all'indirizzo immigrazione@certregione.fvg.it. Gli importi concedibili per ogni progetto sono compresi fra i 25mila e i 100mila euro. Il procedimento è a sportello - fino ad esaurimento delle risorse - con termine ultimo stabilito al 30 settembre di ogni anno.
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