Lotta all’immigrazione clandestina: droni e telecamere per pattugliare i varchi

La Regione vara un regolamento per l'acquisto di tecnologie sui confini

Lotta all’immigrazione clandestina: droni e telecamere per pattugliare i varchi
Dai droni per sorvolare le zone di confine più isolate che le pattuglie (anche appiedate) non riescono materialmente a controllare, fino all’acquisto di nuove...

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Dai droni per sorvolare le zone di confine più isolate che le pattuglie (anche appiedate) non riescono materialmente a controllare, fino all’acquisto di nuove fototrappole con valore di prova in caso di reati, con specifico riferimento al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al traffico di esseri umani. Il Friuli Venezia Giulia, per quanto possibile, prova ad agevolare una nuova stretta sugli arrivi illegali che fanno rima con la Rotta balcanica. E lo fa con un provvedimento che utilizza la leva economica. Anche perché di più, dopo aver chiesto anche rinforzi a Roma, dalla Regione non si può fare. E con la possibile riapertura del confine con la Slovenia e l’arrivo dell’estate, si teme che i flussi di migranti possano di nuovo esplodere. 


IL PROVVEDIMENTO

In regia in questo caso c’è l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti. I contributi, nel dettaglio, sono destinati alle richieste che convoglieranno verso le forze dell’ordine. Ma l’obiettivo è uno: intensificare per quanto possibile i controlli alla frontiera con la Slovenia per provare a diminuire il numero di migranti che arrivano o transitano in Friuli Venezia Giulia. Nello specifico, si tratta di un regolamento, spiegato dallo stesso assessore Pierpaolo Roberti. «Il contrasto all'immigrazione clandestina è una priorità di questa amministrazione - ha detto l’assessore. Con il regolamento approvato ieri dalla Giunta regionale diamo contributi alle forze dell'ordine addette al controllo dei confini, per l'acquisto di attrezzature e strumentazioni utili a monitorare i flussi irregolari. Questo consentirà sia di migliorare l'attività di controllo che di procedere più rapidamente alle riammissioni». L'assessore alla Sicurezza Pierpaolo Roberti commenta così il via libera al "Regolamento recante criteri e modalità per la concessione di contributi in materia di contrasto dell'immigrazione irregolare, in attuazione degli articoli 9 e 16 della legge regionale 9 del 2023". «Con questa misura - spiega Roberti - vengono ammessi anche finanziamenti per la riqualificazione di quelle strutture necessarie a presidiare meglio il nostro territorio». Il regolamento, d'intesa con le Prefetture, disciplina i contributi per prevenire e fronteggiare situazioni straordinarie di rischio che possano derivare dalla presenza di flussi di migranti anche irregolari.


I DETTAGLI

Possono beneficiare di questi contributi gli Enti locali - singolarmente o in forma associata - per acquisire attrezzature e strumentazioni da concedere in uso alle Forze di Polizia finalizzate ad agevolare le attività di controllo sulla regolarità dei flussi e transiti di persone immigrate e per il contrasto delle organizzazioni dedite a favorire l'immigrazione illegale e per gli interventi di manutenzione straordinaria, definiti dalla legge regionale 19 del 2009 (Codice regionale dell'edilizia) per la riqualificazione di immobili utili ad allestire uffici e ospitare il personale della polizia di Stato. La domanda deve essere redatta attraverso l'utilizzo dell'apposita modulistica e presentata, tramite posta elettronica certificata, all'indirizzo immigrazione@certregione.fvg.it. Gli importi concedibili per ogni progetto sono compresi fra i 25mila e i 100mila euro. Il procedimento è a sportello - fino ad esaurimento delle risorse - con termine ultimo stabilito al 30 settembre di ogni anno.

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Il Gazzettino