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PORDENONE - Il livello dell’emergenza era già alto, come quello dello scontro politico. Ieri mattina, se possibile, la temperatura si è alzata ancora. Il tema, delicatissimo, è quello della sempre più pressante presenza di migranti senzatetto a Pordenone. E il casus belli è stato rappresentato da un’operazione di sgombero portata a termine nelle prime ore del giorno dagli agenti della polizia locale del capoluogo.
Nel dettaglio, ieri mattina sono stati identificati e allontanati da tre luoghi cittadini circa venti migranti che bivaccavano nelle aree pubbliche. E sono anche state sottratte loro le coperte che usavano per riscaldarsi. Fatti, questi, che hanno provocato la protesta vibrante delle associazioni che assistono i richiedenti asilo.
LO SCONTRO
I migranti, di nazionalità prevalentemente pakistana e afghana, dormivano principalmente in tre luoghi: il parco San Valentino, il parco Galvani e perfino all’interno delle strutture sportive dell’Ex Fiera, zona quest’ultima già sotto i riflettori per altri motivi. E proprio in queste tre zone si è concentrata l’operazione della polizia locale del capoluogo, che ieri mattina ha prima identificato e poi fatto sgomberare i richiedenti asilo che dormivano all’aperto.
La scintilla che ha acceso lo scontro, però, è stata rappresentata dalle modalità con le quali è avvenuta l’operazione di sgombero.
MURO CONTRO MURO
«Ai migranti - è partita all’attacco - sono stati tolti anche gli zaini. Contengono effetti personali e devono immediatamente essere restituiti. Le coperte invece sono nostre - ha proseguito sempre l’attivista - e devono essere tornate subito». Dopo l’operazione di sgombero, la polemica si è trasformata in un primo atto formale.
La stessa rappresentante di Rete solidale, Luigina Perosa, ha preso in mano la penna e ha iniziato a scrivere una lettera alla Prefettura di Pordenone. «Per denunciare quanto accaduto e per chiedere ufficialmente di essere ricevuta dal prefetto», ha spiegato a margine la volontaria che assiste i richiedenti asilo. L’occasione buona arriverà domani, quando proprio di fronte alla Prefettura cittadina andrà in scena la manifestazione di protesta organizzata dalle associazioni che si occupano dell’assistenza dei richiedenti asilo.
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Il Gazzettino