Migranti in arrivo in paese: prefetto in Consiglio e la sindaca chiede garanzie

La sindaca di Pieve di Cadore Sindi Manushi in Consiglio
PIEVE DI CADORE - Una ventina di persone ha seguito ieri dalla zona aperta al pubblico nella sala consiliare del municipio di Pieve, l’intervento del prefetto, Mariano...

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PIEVE DI CADORE - Una ventina di persone ha seguito ieri dalla zona aperta al pubblico nella sala consiliare del municipio di Pieve, l’intervento del prefetto, Mariano Savastano al Consiglio comunale dedicato all’arrivo di alcuni migranti nell’ex colonia di via Dalghena. Il prefetto ha spiegato che il passaggio a Pieve rientra nel piano di accoglienza nazionale messo a punto dal governo per la distribuzione dei richiedenti asilo su tutto il paese ed ha illustrato una panoramica generale dei flussi da gestire in arrivo da Asia ed Africa. La sindaca Sindi Manushi aveva chiesto precise garanzie per sostenere l’arrivo di queste persone in fuga da guerre e difficili situazioni di vita e alla ricerca di migliori condizioni. In particolare il Comune, che conferma la linea della piena accoglienza a queste persone, aveva chiesto precise garanzie dal punto di vista logistico, sanitario e dell’ordine pubblico. «Chiediamo solo che alcuni criteri vengano rispettati», ha ribadito anche ieri Manushi al prefetto.

LA RASSICURAZIONE

La risposta è stata positiva, nel senso che Savastano ha confermato il dialogo in corso con i rappresentanti della cooperativa che si occuperà dei migranti, proprio per ottenere le maggiori garanzie possibili in una fase che potrebbe rivelarsi delicata. La struttura dell’ex colonia messa a disposizione dal patriarcato di Venezia è in grado di ospitare fino ad una cinquantina di persone, ma i migranti arriveranno in due o tre alla volta in modo da assicurare un impatto sociale graduale e favorire un’integrazione più solida. L’ex colonia sarà operativa tra il 15 e il 20 luglio e in questa decina di giorni sono previsti ulteriori contatti tra le parti in causa per definire anche nei dettagli il piano dell’ospitalità. «Con il prefetto -sottolinea la sindaca- siamo rimasti d’accordo che la prossima settimana saremo convocati a palazzo dei Rettori a Belluno con i vertici della cooperativa per un confronto operativo in grado di stabilire anche le ultime cose rimaste in sospeso».

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Il Gazzettino