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Una trentina di migranti che si trovavano a bordo di una piccola imbarcazione in legno sono stati soccorsi dalla Mare Jonio, la nave di Mediterranea Saving Human che è tornata nel Mediterraneo centrale nei giorni scorsi. Il soccorso, sottolinea la Ong che fa capo al veneziano Beppe Caccia, è avvenuto «nonostante la pericolosa presenza di una motovedetta libica sulla scena». I migranti, aggiunge Mediterranea, sono ora tutti in salvo sulla Mare Jonio: «Siamo riusciti ad impedire la loro cattura».
«La nave Mare Jonio sta tentando di impedire l'ennesima violazione della Convenzione di Ginevra da parte delle milizie libiche della cosidetta 'Guardia costiera'» aveva scritto sui social la Mediterranea Saving Humans, spiegando che l'equipaggio della nave umanitaria era impegnato in un'operazione di soccorso mentre una motovedetta libica «si avvicina a grande velocità, mettendo a rischio la sicurezza delle persone a bordo del target».
La Mare Ionio è l'unica nave battente bandiera italiana della flotta civile europea e il capomissione della Ong è il veneziano ex assessore Beppe Caccia che spiega: «Abbiamo tratto in salvo nelle ultime operazioni ben 118 persone».
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Il Gazzettino