Migranti da Lampedusa in arrivo a Padova. Il sindaco Giordani: «No a maxi hub»

Profughi da Lampedusa in arrivo a Padova
PADOVA - Padova non vuole maxi hub per migranti nel suo territorio, «non vuole tendopoli, non vuole dover pagare conseguenze di modelli sbagliati, a causa dei no ostinati a...

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PADOVA - Padova non vuole maxi hub per migranti nel suo territorio, «non vuole tendopoli, non vuole dover pagare conseguenze di modelli sbagliati, a causa dei no ostinati a ogni tipo di collaborazione con le Prefetture, no che continuano tristemente a ripetersi a 360 gradi». Lo dice il sindaco di Padova Sergio Giordani sul previsto arrivo di un numero «non trascurabile» di migranti. «Questo è il confine che mi sono dato, e su questo sono pronto a battermi in tutti i modi e in tutte le sedi, a difesa della città e anche della nostra comunità provinciale - aggiunge - un messaggio che desidero recapitare soprattutto al Governo nazionale in via preventiva». Per Giordani «qui non si può solo dire no senza offrire soluzioni alternative: chi sa dire solo no fa politica e non Amministrazione e col suo atteggiamento apre la strada a dei prezzi altissimi che le nostre comunità pagheranno per anni. Meglio è gestire la questione con la testa sulle spalle e senza preconcetti».

Alle condizioni attuali, aggiunge, «il modo migliore che ho per difendere i padovani non è barricarmi e negare la realtà dei fatti, ma dire un no assoluto a grandi centri da un lato e lavorare per offrire vie diverse dall'altro». Il primo cittadino parla della creazione di «due strutture polivalenti a servizio di due istituti scolastici situati nel comune di Padova e di proprietà del Comune di Padova e della Provincia saranno messi a disposizione della Prefettura già nelle prossime ore. Qui per 3 settimane troveranno provvisoria e dignitosa ospitalità due nuclei di circa 30 persone ciascuno, in attesa di essere ricollocati». Queste strutture, promette, «saranno riconsegnate a Comune e Provincia in tempo utile per l'avvio delle scuole e ai tempi necessari d'igienizzazione, pulizia e riordino». 

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Il Gazzettino