Nuovo centro per migranti a Noventa Padovana, il sindaco Bano: «Non lo sapevamo»

Una protesta di immigrati risalente al 2018
NOVENTA PADOVANA - A distanza di qualche anno a Noventa Padovana tornano i migranti. Questa volta tuttavia il fenomeno è circoscritto ed è stato preso in tempo...

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NOVENTA PADOVANA - A distanza di qualche anno a Noventa Padovana tornano i migranti. Questa volta tuttavia il fenomeno è circoscritto ed è stato preso in tempo reale dal sindaco Marcello Bano e dal suo assessore alla Sicurezza, Nicola Cannistraci. Seguiranno controlli capillari per evitare che tale presenza sul territorio, possa creare disagi o comunque mettere a rischio la serenità di una frazione, Oltrebrenta, che ancora si lecca le ferite dopo l’esperienza quadriennale degli ospiti dell’hotel Paradiso.


LA VICENDA
A raccontare le ultime novità sul fronte migranti è stato ieri il primo cittadino. «La scorsa settimana - ha detto - abbiamo ricevuto notizia della presenza di un Cas, Centro accoglienza straordinaria, nella frazione di Oltrebrenta».
Bano, da sempre ha contrastato il fenomeno dei migranti all’hotel Paradiso sempre nella frazione di Oltrebrenta, che per ben quattro anni hanno creato non pochi problemi alla collettività della frazione a ridosso della provincia di Venezia. «Ho immediatamente contattato il prefetto di Padova Raffaele Grassi per un incontro informativo, dal quale è emerso che l’autorizzazione per questa struttura, di fatto un appartamento di proprietà privata preso in affitto da una cooperativa, era stata rilasciata dalla Prefettura senza informare il Comune».
IL PROBLEMA
Di qui la rabbia del sindaco: «Ho fatto presente la scorrettezza di questa procedura, dal momento che per legge tali autorizzazioni vanno rilasciate previo parere degli enti locali interessati. Come amministrazione ci siamo mossi immediatamente per verificare il numero di persone alloggiate, la loro identità e il rispetto di tutte le norme di sicurezza, agibilità e abitabilità. Cinque degli 11 migranti ospitati nell’appartamento sono stati quindi ricollocati in altre strutture, fuori dal territorio comunale».
Sempre su impulso dell’amministrazione, l’appartamento è stato ieri mattina oggetto dei controlli congiunti di personale dell’Arma della locale stazione coordinata dal luogotenente Enzo Callegaro, della Prefettura, i Vigili del fuoco, lo Spisal, l’Ispettorato del lavoro, e della Polizia Locale di Noventa Padovana del comandante Mario Carrai. «Controlli - ha precisato il sindaco - a cui ho presenziato personalmente, insieme al vicesindaco Nicola Cannistraci».
LA STRUTTURA

Da quanto è trapelato al momento il Cas risulta ospitare 6 cittadini pakistani che hanno presentato richiesta di asilo politico in Italia di età compresa tra i 20 e i 35 anni, lavorano tutti con regolare contratto presso aziende del territorio. Bano, che non dimentica le battaglie affrontate per la legalità quando l’hotel Paradiso di via Oltrebrenta è arrivato ad ospitare contemporaneamente oltre 100 migranti, ha concluso: «La nostra vigilanza su vicende di questo tipo rimane e rimarrà altissima: la situazione sociale del nostro comune è già abbastanza complicata e l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è che vengano innescate ulteriori tensioni. Fortunatamente non è questo il caso, ma l’attenzione al rispetto della legge resterà massima anche in futuro».
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Il Gazzettino