Accoglienza migranti, revocata l'autorizzazione al centro per minori di viale XXIII Marzo

UDINE - Il Comune di Udine ha emesso un'ordinanza di revoca dell'autorizzazione al funzionamento rilasciata alla comunità educativo assistenziale destinata ad...

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UDINE - Il Comune di Udine ha emesso un'ordinanza di revoca dell'autorizzazione al funzionamento rilasciata alla comunità educativo assistenziale destinata ad accogliere minori autosufficienti dell'immobile di Viale XXIII Marzo 1848, disponendo nel contempo che la cooperativa Aedis, che gestisce la struttura, informi del provvedimento i Comuni affidatari dei minori accolti nella struttura.

L'ordinanza

L'ordinanza di revoca, si legge in una nota, «fa seguito al sopralluogo del 24 agosto e alle precise richieste documentali da parte del Comune, fin da febbraio del 2023, alle quali, a settembre, la cooperativa non ha risposto in maniera esaustiva». Il Comune ha riferito di non aver fino a oggi ricevuto alcuna informazione ufficiale in merito allo sgombero della sede di viale XXIII Marzo, struttura in cui si erano di recente verificati scontri e situazioni di disagio e che la cooperativa si era impegnata a chiudere entro il 25 settembre. Con la revoca dell'autorizzazione, la struttura resta a disposizione della cooperativa Aedis, che però non potrà più utilizzarla come comunità per l'integrazione sociale e socioculturale di minori non accompagnati.

I minori stranieri

Gli ospiti minori affidati al Comune di Udine, 14 persone, sono stati ricollocati in altre strutture. «I 19 minori affidati da altri Comuni ad Aedis - annota l'amministrazione comunale - all'evidenza dei fatti sono stati trasferiti, ma il Comune di Udine, non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito». Al momento, fa sapere l'amministrazione, i minori stranieri non accompagnati affidati al Comune sono 186, in pronta accoglienza e accoglienza residenziale, collocati in strutture convenzionate in città, in Fvg e fuori regione. «Il Comune ha verificato in più occasioni le condizioni non conformi dell'accoglienza, anche con la precedente amministrazione - ha spiegato l'assessore all'Equità sociale, Stefano Gasparin - e con questa iniziativa abbiamo dato pronta risposta ai cittadini, gestendo una situazione che stava creando disagio nella nostra città».

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Il Gazzettino