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TREVISO - Il circuito dell'accoglienza trevigiano è ormai al completo. I continui arrivi dalla rotta balcanica di profughi sta portando al tutto esaurito nei sei centri distribuiti nella provincia. Nella sola ex caserma Serena i richiedenti asilo ospitati sono già 360. Soglia arrivata a 385 dopo l'ingresso del gruppetto di ragazzi da giorni accampati nel sotterraneo del parcheggio dell'Appiani in attesa di essere ufficialmente riconosciuti come richiedenti asilo. Giovedì, sostenuti dall'associazione Migrantes, avevano anche protestato trasferendo i loro sacchi a pelo davanti all'ingresso dell'ufficio immigrazione della questura e minacciando di spostarsi davanti alla Prefettura se la situazione non fosse cambiate.
LA RISPOSTA
Protesta però inutile.
IL DUBBIO
Si è occupato del caso anche il Comune. E il sindaco Mario Conte non nasconde un sospetto: che un'organizzazione porti a Treviso, nel parcheggio dell'Appiani, i profughi. «È stato segnalato un via-vai poco chiaro di auto in quell'area da cui scendevano delle persone», sottolinea il sindaco. Ad alimentare il sospetto anche un altro aspetto: «Se il gruppo di persone che dorme nel parcheggio resta lì, non arriva nessuno. Ma appena questi vengono trasferiti altrove, nel giro di pochi giorni, il loro posto viene preso da altri. Mai più di una decina. Faremo delle verifiche». Intanto continuano le iniziative di integrazione proprio all'interno dell'ex Serena. Cento ospiti hanno frequentato e superato un corso teorico pratico base sulle norme del Codice della Strada e sulla civile convivenza organizzato da polizia locale, International Police Association Prefettura e Nova Facility che ha messo a disposizione i locali dell'ex caserma.
P. Cal. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino