Miglior designer dell'anno, il casarsese Daniele Bortotto e la veneziana Giorgia Zanellato candidati italiani

I designer Bortotto e Zanellato
Abitano e lavorano nel Nordest e si ispirano ai suoi luoghi più caratteristici nelle loro creazioni, i due professionisti candidati dalla redazione di Elle Decor Italia...

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Abitano e lavorano nel Nordest e si ispirano ai suoi luoghi più caratteristici nelle loro creazioni, i due professionisti candidati dalla redazione di Elle Decor Italia come designer dell’anno 2024, nell’ambito dell’Edida, Elle Deco International Design Awards. Si tratta del casarsese Daniele Bortotto e della veneziana Giorgia Zanellato, amici e soci che nel 2013 hanno aperto il loro studio di design a Treviso.


LE MOTIVAZIONI


A colpire la redazione del magazine «la loro precisa identità - si legge nel commento alla candidatura -, fatta di attenzione al genius loci e sperimentazione». Tra i progetti firmati da Bortotto e Zanellato ed elencati nella pagina, il letto Bend-e realizzato per Bolzan, il divano Vela per Saba Italia, ispirato al mondo nautico, e l’allestimento dello showroom Fenix di Milano, in occasione della scorsa Design Week. La fase finale del premio internazionale è in programma per la prossima primavera. A decretare i vincitori delle varie categorie (tra cui, appunto, “designer of the year”), saranno i redattori delle 25 edizioni del magazine nel mondo.


I PROTAGONISTI


«Insomma, non è finita qui, ma la candidatura per noi è motivo di grande soddisfazione - dichiara Bortotto anche a nome di Zanellato -, soprattutto a dieci anni dalla nascita dello studio». Un decennio in cui l’attività dei i due soci non è passata inosservata. La stessa redazione di Elle Decor Italia, che oggi li colloca tra i designer affermati più meritevoli, già nel 2015 li aveva nominati come giovani talenti.
Zanellato e Bortotto si sono distinti fin da subito, nel 2013, con la collezione Acqua Alta, una serie di complementi d’arredo, ma anche un omaggio ai simboli di Venezia. Il progetto è stato presentato al Salone Satellite, a Milano (manifestazione dedicata agli under 35 del Salone del Mobile), «che ci ha portato molta fortuna - commenta Bortotto -, permettendoci di incontrare persone che ci hanno dato la possibilità di lavorare nel mondo design».
Patrizia Moroso, dell’omonima azienda friulana, è stata tra le prime a notare i due designer e ad avviare collaborazioni con loro. Tante le richieste che si sono poi susseguite negli anni, da parte di realtà italiane e straniere. Tra i nomi più conosciuti Louis Vuitton, con cui Bortotto e Zanellato lavorano nel 2018. Una sorpresa, la prima chiamata da Parigi per i due soci, che ha dato il via «ad una collaborazione di cui siamo molto contenti - afferma Bortotto - e che ci permette di lavorare a progetti decisamente fuori dall’ordinario».


VILLA MEDICI


Gli ultimi mesi sono stati segnati da un’altra grossa soddisfazione. I titolari dello studio trevigiano hanno vinto il concorso per il riallestimento delle camere degli ospiti di Villa Medici, l’Accademia di Francia a Roma, istituzione storica dove hanno soggiornato artisti, intellettuali e scrittori d’oltralpe. Il 2024 sarà anche l’anno della concretizzazione del progetto che ha conquistato la commissione, “Il cielo in una stanza”, che, «ispirato da una passeggiata per le strade di Roma - viene presentato così - attinge agli elementi distintivi della città». Tra gli elementi previsti, pareti blu, una scala rivestita di tessere di rame smaltate a fuoco e un modulo di mattoni bianchi in argilla refrattaria. Un piano che ha impegnato a lungo i designer, che hanno soggiornato nella stessa villa per definirne i dettagli.
In generale, Bortotto e Zanellato, che hanno studiato all’Università Iuav, a Venezia, ma si sono conosciuti alla scuola Ecal, a Losanna, poco dopo la laurea, sono legati «più che a specifiche tipologie di prodotti - spiega lui - a un approccio, un desiderio di sperimentare e fare ricerche sui materiali, guardando anche al mondo dell’artigianato».


IL SENSO DEL DESIGN


Per Bortotto design è «una parola che ha tanti significati - conclude -. È la possibilità di portare avanti una passione, è ricerca, curiosità e scambio. Scambio tra me e Giorgia e con tutte le realtà con cui ci confrontiamo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino