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JESOLO - La zona gialla e il sole splendente, Jesolo vive il primo assalto di turisti dell’anno. Sono state migliaia le persone che ieri si sono riversate in città. Fin da metà mattina sulle strade il traffico è stato piuttosto sostenuto, con le solite code lungo via Roma destra. Uguale, in serata, lo scenario un uscita con la rotonda “Picchi” completamente bloccata. A confermare le grandi presenze sono stati anche i parcheggi pubblici, in gran parte completi già attorno a mezzogiorno.
A raggiungere la città sono stati soprattutto pendolari e proprietari di seconde case, quest’ultimi in molti casi rimasti nel litorale per tutto il fine settimana. A farsi vedere anche i primi ospiti stranieri, soprattutto austriaci e tedeschi proprietari di seconde case puntualmente tornati nel loro mare. Ma in generale si sono viste tante famiglie e tante coppie dunque che hanno trascorso qualche ora all’aria aperta, passeggiando sulla spiaggia, tra il lungo mare e la battigia. Proprio sulla spiaggia, nel tratto di piazza Mazzini, ha riaperto anche il chiosco Tango, che è riuscito così a inaugurare la nuova stagione.
A riaprire i battenti è stato anche il J44, il nuovo hotel a 5 stelle, che accolto ospiti per tutto il fine settimana, comprese coppie che hanno scelto Jesolo per festeggiare San Valentino. «La città si è riempita come in una domenica pre covid – commenta il sindaco Valerio Zoggia – se da una parte questo è un segnale incoraggiante in vista della stagione dall’altra credo vada sottolineato l’atteggiamento di maturità dei nostri ospiti visto che non mi risultano problemi. Sicuramente stiamo vivendo una fase delicata e la prudenza è quanto mai opportuna, tuttavia sapere che molta gente ha scelto Jesolo per trascorrere qualche ora all’aria aperta ci fa piacere. A questo punto però dovrebbero essere rivisti gli orari di chiusura dei locali: alle 18 è troppo presto, tutti vogliono andare a pranzo e il rischio è quello di creare assembramenti, va programmata anche la riapertura serale». Tantissimi anche i turisti che hanno raggiunto Cavallino-Treporti e soprattutto la zona di Lio Piccolo, nel cuore della laguna. Anche ieri gli agenti della Polizia locale e i volontari della Protezione civile hanno dovuto bloccare l’accesso al borgo lagunare all’altezza della Ricevitoria di Treporti. «L’ingresso è stato contingentato – spiega l’assessore Alberto Ballarin – sono stati fatti transitare i primi ospiti e poi chi aveva prenotato il pranzo nei ristoranti della zona. Appena il piazzale si è riempito gli ingressi sono stati bloccati, per evitare assembramenti ma anche per garantire la sicurezza viaria e il rispetto ambientale. Stiamo parlando di una zona delicata, sotto vari punti. L’esperienza maturata durante questi ultimi mesi sarà utile per gestire il flusso di turisti a Lio Piccolo che sarà a numero chiuso».
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